Nel 2003 il matematico russo G.J.Perel'man dimostrò, dopo circa un secolo di attesa, uno dei problemi più complessi della Topologia Matematica: la congettura di Poincaré.

Lo scienziato pubblicò immediatamente le dimostrazioni sul suo blog regalando al mondo intero il frutto dei suoi studi, a riprova della struggente e commovente passione per la disciplina e del rispetto per l'umanità, ma un nuovo colpo di scena doveva scuotere il mondo scientifico.

Perel'man, infatti, rifiutò in seguito non solo la medaglia Fields, ma declinò anche l'invito per il ritiro del Premio Clay, ben più allettante, del valore di un milione di dollari americani.

La sua posizione non lasciava spazio a dubbi: "Non voglio essere uno scienziato da vetrina e troppi soldi in Russia generano violenza".

Perel'man abbandonò la scena pubblica, scegliendo la solitudine dell'anacoreta.

Era evidente che il matematico aveva toccato un nervo scoperto che riguardava non solo la comunità scientifica, ma l'intera umanità: nessuno ha il diritto di lucrare, manipolare o limitare la conoscenza perché il progresso generale è legato al sapere condiviso e solo questo meccanismo può portare alla scoperta di nuove frontiere da percorre per migliorare le nostre condizioni.

Per la crescita sociale non basta, quindi, convincere i politici ad investire nella ricerca, non è sufficiente divorare libri, ma fondamentale è lo scambio delle informazioni, dei pensieri, delle esperienze.

E non per questo bisogna spingersi fino al transumanesimo.

La Matematica potrebbe cambiare il mondo attraverso un uso intelligente del web: il caso del Codice perduto di Archimede e dei suoi Amici

Non è certamente un caso se i firmatari più noti della Costituzione Americana erano dei matematici (Franklin e Jefferson), così come lo furono alcuni tra i Presidenti più popolari, ricordo Washington e Lincoln il quale, tra l'altro, aveva una formazione Euclidea da autodidatta.

Bisognerebbe,forse, riporre fiducia nella categoria la cui logica è condizione necessaria per organizzare al meglio una società evitando paradossi causati dall'incoerenza e dalla mancanza di metodologia specifica per la soluzione dei problemi.

Sono le caratteristiche precipue della conoscenza, anche se la storia contemporanea ci insegna che essa non gioca la sua partita su un terreno neutrale, ma condivide il suo campo con la politica, l'etica, l'economia e, in particolare, con i mass media che hanno il compito di presentarla al mondo.

Un ragionamento analogo spinse, nel 1998, un anonimo cittadino americano - Mister B., interessato più alla divulgazione della conoscenza che agli interessi materiali - ad acquistare da Christie's il libro di preghiere di Myrones, palinsesto in pessimo stato di conservazione che conteneva celati 7 testi probabilmente attribuibili ad Archimede.

Il mecenate fondò l'Associazione detta Gli Amici di Archimede con la finalità di svelare l'arcano. Tra i suoi membri figuravano W.Noel, curatore di manoscritti e libri rari al Walters Art Museum di Baltimora e R. Netz, filologo e studioso di Matematica antica, docente di filosofia e classici presso l'Università di Stanford.

Per la decodifica degli scritti fu usato un acceleratore di particelle e la fortuna non tardò ad arrivare.

Il Palinsesto celava il Codice C di Archimede, olografo, ritenuto perduto, nonché il discorso che Iperide tenne al suo processo.

Il know how omertoso e la libera conoscenza attraverso il web

Mister B decise di non usare l'importante scoperta per lucrare, ma scelse la libera divulgazione di essa e del metodo di indagine, a scapito di ogni legge pensata per arrestare sapere e informazioni del know how.

Il destino a volte crea un incastro perfetto con la realtà perché anche il discorso di Iperide, fatalmente, è sintomatico delle circostanze: "..Non c'è cosa più bella della vittoria, ma se non puoi vincere combatti allora per una nobile causa perché è così che sarai ricordato..."

Un monito a scegliere i valori al materialismo.