Nonostante tutto ciò che accade di poco entusiasmante nel nostro Paese, soprattutto per quello che riguarda l'esiguità delle pensioni e i disagi sanitari che si fanno ogni giorno più pesanti, da una indagine Eurostat, un importante ente di statistica dell'Unione Europea, risulta che la percentuale dei cittadini italiani che hanno superato gli 80 anni è salita dal 4,9 al 6,5%.

Il totale europeo degli ultraottantenni raggiunge il ragguardevole numero di 27 milioni di persone. Questo significa che rispetto al totale della popolazione,1 persona su 20 ha raggiunto gli 80 anni o li ha superati.

Il record italiano

Il nostro Paese gode quindi di un record di longevità invidiabile, dopo di noi troviamo la Grecia, la Spagna, la Francia e il Portogallo. Il record negativo, con il minor numero di popolazione anziana va invece all'Irlanda, alla Slovacchia e a Cipro dove gli anziani arrivano a malapena al 3% della popolazione. Se poi si vuole leggere anche la statistica che riguarda il sesso degli ultraottantenni, vediamo le donne in pole position e questo accade anche negli altri Paesi presi in esame. In italia le donne che superano gli 80 anni sono il 64,6%,in pratica su 3 anziani ultraottantenni, 2 sono donne e la loro aspettativa di vita è di circa 2 anni superiore a quella degli uomini.

Un futuro incerto

Dopo aver dato un'occhiata a questi dati, non si può fare a meno di ricordare che i nostri anziani ultraottantenni di oggi sono nati all'incirca nel 1936, che erano bambini nel periodo della II guerra mondiale, ma che poi hanno vissuto un relativo benessere con il boom della ricostruzione e degli anni '60, forse hanno una pensione decente, e hanno accanto a loro figli amorevoli.

Ben diversa sarà la situazione degli Italiani che diventeranno ultraottantenni nei prossimi 20/30 anni. Tanto per cominciare avranno una pensione da fame, una assistenza sanitaria assolutamente insufficiente, vivranno in una società per lo più ostile e probabilmente non avranno figli o al massimo ne avranno uno.

In compenso i nuovi anziani saranno sempre più preda di malattie degenerative terribili come l'Alzheimer, per le quali è prevista una crescita esponenziale e invece non è prevista, speriamo solo per ora, una adeguata assistenza da parte dello Stato. Per tutto questo, il record italiano è destinato a scomparire a meno che ci sia una presa di coscienza del Governo sull'invecchiamento della popolazione e su una adeguata prevenzione.