Le olimpiadi del 2024 non si terranno a Roma, ma in una tra queste città: Parigi, Los Angeles e Budapest. Ovviamente, e non poteva essere diversamente, l’autoesclusione di Roma non può che far sorridere le altre candidate ad ospitare i giochi olimpici del 2024, come dimostra chiaramente anche l’articolo apparso sul Los Angeles Times dal titolo inequivocabile “Abbiamo un’avversaria in meno”. E non un’avversaria qualunque, aggiungiamo noi, ma una tra le favorite fino a giugno ad ospitare le olimpiadi.

Con la vittoria del movimento 5 stelle olimpiadi in discussione sin da subito

Con la vittoria del movimento 5 stelle alle elezioni comunali di Roma, infatti, si è messa in dubbio, fin da subito, la volontà di continuare a sostenere la candidatura della capitale per le olimpiadi del 2024. Una decisione che, dopo alcune settimane di tira e molla, è stata ufficializzata dallo stesso sindaco, Virginia Raggi, in una conferenza stampa con la benedizione del leader pentastellato, Beppe Grillo, che telefonicamente si è congratulato con lei. Poche ore prima della conferenza, la Raggi aveva fatto capire l’aria che tirava non presentandosi in tempo per un incontro con il presidente del Coni, Giovanni Malogò.

Per il sindaco Virginia Raggi la candidatura di Roma sarebbe da irresponsabili.

Non si vince non facendo le cose, ma facendole bene e meglio degli altri

Le considerazioni su quanto sta accadendo sono molte, ma ci sentiamo di sostenere che così l’Italia intera, non solo Roma a trazione cinque stelle, ha perso una grande possibile e potenziale occasione di crescita.

I grandi eventi sportivi, infatti, oltre a rappresentare un momento unico per i tanti amanti dello sport, se gestiti bene potrebbero rappresentare anche un importante volano dell’economia e della crescita del Pil di un intero paese. Certo, la sfida è importante, soprattutto per la classe dirigente che ha il dovere di mettersi in gioco con responsabilità.

Gestire bene un grande evento, come le olimpiadi, non è semplice, ma ci saremmo aspettati molto più coraggio da chi dice di essere diverso dagli altri. Non si vince non facendo le cose, ma facendole bene e meglio degli altri. Un’altra occasione perduta grazie al movimento 5 stelle romano che, ormai, pare non riuscire più ad avere la lucidità necessaria per guidare una metropoli come Roma. E nel frattempo, le altre città possono sorridere.