Che bella idea quella di Gianfranco De Turris – non nuovo a farsi trait d’union di raccolte come questa – che insieme a Marina Alberghini ha selezionato 25 autori già robusti per questo “Il libro dei gatti immaginari, un’antologia di sua maestà il gatto, questo mammifero così diverso dagli altri. Il tutto arricchito da uno scritto “Gatti e cani” di Howard Phillips Lovencraft. Il genio di Portland prende nettamente partito per i felini “nella sua grazia impeccabile e superiore autosufficienza ho visto un simbolo della bellezza perfetta e incurante impersonalità dello stesso universo”.

In queste 25 firme tra le quali spiccano scrittori del calibro di Luigi De Pascalis e Gianfranco Nerozzi ci sono anche degli scrittori napoletani. Da non perdere quello di Miranda Miranda, l’autrice da ultimo de “Il Portogallo è un’isola (Con-fine edizioni)” che nel racconto “Come guarii dalla rovinosa passione per l’antiquariato” ambientato a cavallo del 1800 e dei nostri giorni racconta la storia del gatto antiquario Ashley Templecombe che emerge da un passato buio e raffinato agli occhi di un amante delle res antiquae in viaggio a Londra a caccia di un tavolino del ‘700 unico nel suo genere.

Al di là della storia scritta con la consueta maestria dalla Miranda emerge la vera cifra del felino “i gatti sono esseri fuori dal tempo e sono convinto che ad essi sia stata affidata una funzione che a noi umani non è data conoscere”.

Interessante anche il racconto del 40enne scrittore Ugo Ciaccio l’autore di “Nekros (Bietti)” che nel suo “Lo spaventoso caso del testimone infedele” disegna un vero e proprio minigiallo che vede protagonista l’ispettore partenopeo Emanuele Llorente bevitore e giocatore incallito che viene chiamato a risolvere il caso di un omicidio al Vomero dove come unico testimone un gatto “l’istinto di sopravvivenza di quella specie gli avrebbe impedito di suicidarsi”. L'ispettore riceve un migliaio di euro per occuparsi di ritrovare il bambino della donna uccisa. Per altri libri cliccate Segui in alto a destra.