Il razzismo il substrato razzista autoctono e l’intolleranza religiosa creano problemi per i politici di tutto il mondo a causa dell’ascesa del fanatismo musulmano e le ondate di profughi che fuggono dalle varie zone di guerra. Infatti, questi temi hanno svolto un ruolo centrale nella recente campagna presidenziale americana e continuano a farlo dopo la vittoria di Trump. Eppure, quanti capiscono davvero cosa vuol dire razzismo? Da figlio di emigrati italiani in Australia ho sempre affrontato il problema e pochi della mia generazione non hanno incontrato qualche forma di discriminazione. La discriminazione non ha spazio nel corso della loro vita.

Il razzismo e crescere all'estero

Ci vollero anni per capire quel che ci era successo. Come quando gli insegnanti decidevano quali materie potevi studiare a causa delle tue origini e non secondo le tue capacità. Gente che regolarmente ti avvicina in strada, o su mezzi pubblici per dirti che dovevi parlare in inglese, anche mentre parlavi con tua madre nella sua lingua, o con turisti stranieri. Per noi italiani erano le battute insidiose continue di “italiani mafia” che recentemente sono diventate “musulmani terroristi.

Ho superato la mia rabbia solo quando ho capito una cosa che era sempre davanti ai miei occhi. Chi ti tratta da forestiero non ha mai capito cosa vuol dire essere straniero nel proprio paese di nascita.

Per chi ti discrimina gli immigrati e i loro figli sono qualcosa di nuovo e sconosciuto e quindi lo intimidisce.

L’elezione di Trump ha portato questi temi a livelli alti nei dibattiti pubblici e sulla stampa degli Stati Uniti, ma non dobbiamo pensare che si limitano a solo un paese. Chi legge la stampa estera e segue i dibattiti sui social media sa che sempre più gente è pronta a esprimere giudizi in base a razza, o religione e spesso con un linguaggio da bulli scolastici.

Muri veri e nella mente

Nel 1989 il Presidente americano Ronald Reagan sfidò l’URSS ad abbattere il Muro di Berlino e il momento entrò nella Storia. Ora il neo Presidente Trump vuol costruire muri primo 'muro difensivo' al confine con la Serbia nel suo paese e nel frattempo altri paesi intendono costruirli per bloccare i profughi.

La Storia ha dimostrato chiaramente che tali muri sono inutili.

Tristemente esistono muri innalzare #muri o reticolati e sono ancora più imponenti perché condizionano il comportamento della gente: sono i muri nella mente degli individui. Muri che dicono che colore della pelle, religione o passaporto decidono se una persona sia brava o cattiva. Muri nella mente di Capi europei che vogliono escludere profughi non cristiani dai loro paesi. Questi muri esistono nel Medioriente dove l’ISIS decide vita o morte in base alla fede. Negli Stati Uniti il Ku Klux Klan che crede nella supremazia della gente di pelle bianca festeggia apertamente la vittoria di Trump e i suo progetti per i muri.

Questi muri fanno diventare stranieri chi nasce entro confini nazionali e questa mentalità porta a tortura e morte.

La voglia di costruire barriere viene dalla paura e riflette la voglia per un mondo senza cambiamenti. Tale mondo non è mai esistito perché la migrazione c’è sempre stata nel corso dei secoli. La Storia è piena di esempi, iniziando dalla Bibbia. Cos’era l’Esodo se non la fuga di profughi dalla persecuzione?

Creare nuove categorie di stranieri e programmi politici in base alla superiorità razziale o religiosa non risolve i problemi. I problemi saranno risolto solo quando i profughi non dovranno fuggire dalle loro case, quando tutte le forme di governo riconosceranno che abbiamo tutti gli stessi diritti umani e quando nessuno sarà considerato superiore o inferiore a causa della sua nascita.

Esiste un Leader mondiale con il coraggio di abbattere finalmente i muri nelle nostre menti?