rovazzi, con il suo tormentone "Andiamo a comandare", si è affermato nel mondo della musica, dimostrando come le tendenze stiano cambiando. Che piaccia o no, è questa la musica che oggi va di moda: molti tormentoni e poco contenuto. È un trend che continua e che è spesso viene messo in discussione da tutti i musicisti rimasti fedeli alla musica di contenuto.

Lo stesso cantante, col suo nuovo brano "Tutto molto interessante", dichiara pubblicamente che il suo primo pezzo è un tormentone destinato ad annoiare e ad esaurirsi (abbiamo usato un eufemismo; la frase precisa è contenuta nella canzone).

A nostro avviso, la seconda hit del giovane cantante-youtubber ha più contenuto della prima. Premesso ciò, in queste ore stanno arrivando diverse accuse: il rapper salmo ha dichiarato sui social network che "il buon Fabio" ha plagiato la prima parte del suo brano "Mr. Thunder".

Ecco i due brani a confronto

Come potete osservare, in entrambi i casi il video comincia con la discussione del cantante con il suo discografico, ed è proprio a questo che si riferisce Salmo. Il rapper sardo dichiara di sua proprietà la paternità dell'idea, affermando di essere stato plagiato.

Facciamo chiarezza

Quando tra musicisti si parla di plagio, si pensa subito ad una canzone copiata. Tuttavia, in questo caso la situazione è diversa: Salmo, infatti, parla di plagio di opera visiva che, nel contesto della SIAE, si collocherebbe nella sezione "opere letterarie" o al massimo in opere visive e televisive, ma non di certo musicali.

Le canzoni sono assolutamente diverse. Torniamo ora all'aspetto visivo del plagio.

Tuttavia prima di analizzare la situazione, chiariamo che chi scrive è assolutamente informato su come funzionano tali questioni, poiché il sottoscritto è un comico, cabarettista e soprattutto autore professionista regolarmente iscritto alla SIAE.

Dunque, sebbene i video sembrino simili, dal punto di vista autoriale sono diversi. Salmo esprime il concetto di discografico cattivo nei confronti dell' artista, mentre il milanese, invece, parla di discografico cinico nei confronti del pubblico. Chiarendo che probabilmente le idee visive e di testo non sono venute ai due musicisti, ma che c'è un lavoro autoriale alle spalle, aggiungiamo che le battute sono diverse, così come i "giochi comici".

Il sardo punta sul discografico più caratterista che gioca con le parole, mentre Rovazzi, coadiuvato da un ottimo De Luigi, gioca con la comicità di ironia sottile.

Le battute e la trama sono tutelate, le situazioni no

Ora che abbiamo chiarito che non sono uguali e che non c'è plagio, aggiungiamo anche un' altra cosa. In Italia (ma non in tutto il mondo) sono tutelate solo le battute e la trama, che in questo caso è diversa, poiché entrambi i video vertono su due punti differenti: Salmo vuole convincere il discografico, Rovazzi è chiamato dal discografico a bissare un suo successo. Di conseguenza, ciò a cui fa appello il rapper è la situazione comica creata, e cioè il binomio musicista-discografico.

Ebbene ci spiace, ma non è tutelata la situazione: può sembrare ingiusto, ma facciamo un esempio per diramare ancor meglio la questione.

Chi di voi non conosce il film cult "Non c'è due senza quattro" con Bud Spencer e Terence Hill? Ecco, di questo film troviamo la stessa situazione in "Johnny Stecchino", che a sua volta prende spunto da "Totò a Parigi ", il quale allo stesso tempo richiama i "Menecmi di Plauto". Sono tutte storie con lo stesso schema comico, ma con trame diverse. Quindi Rovazzi è innocente.

Consiglio per Rovazzi

Visto che il rapper incalza nelle accuse, gli consigliamo di difendersi così: diritto di satira. Non c'è nessun plagio, ma un omaggio tramite una parodia, e così la questione è risolta.

Ad ogni modo, ribadiamo che Rovazzi è pulito al cento per cento, che non c'è alcuna copia (nemmeno da parte dell'autore, qualora fosse diverso dal rapper). Per chiudere, facciamo un "in bocca al lupo" alla carriera di Fabio Rovazzi.