"Sarebbe stata Carol in un migliaio di città, in un migliaio di case, in terre straniere dove sarebbero andate insieme, in paradiso e all’inferno". Passando in rassegna i nuovi film inseriti su Sky, ci siamo imbattuti in "Carol". Il film è tratto dal romanzo di Patricia Highsmith “The Price of Salt”; non si tratta solo di una pellicola che racconta l’amore tra due donne, ma è un manifesto sull’amore inteso come vero sentimento universale. Chi ha avuto il modo di leggere il libro prima di vedere il film saprà già che al centro di questa storia vi è principalmente una denuncia rispetto alla restrizione del periodo, degli anni ’50.

E’ l’amore che veniva negato, non solo la libertà di esprimere la propria omosessualità, che in quel periodo era illegale.

Carol: la recensione

Abbiamo Carol Aird, interpretata da Cate Blanchett, una donna sposata, ricca, madre, che dopo aver vissuto per anni nella finzione di una famiglia perfetta ha rivelato la sua natura, finendo da psichiatri pronti a prenderla in cura. Dall’altro lato vi è la 20enne Therese Belivet (Rooney Mara), una semplice ragazza che lavora come commessa in un centro commerciale. Le due si incontrano, i loro sguardi si incontrano e da quel preciso istante siamo noi spettatori a venir accompagnati per mano in un viaggio emozionante verso la scoperta di un sentimento profondo, difficile, ma vivo.

Carol è pronta a divorziare dal marito, ma l’avere con lui una figlia porta l’uomo ad avere tra le mani la più spietata arma letale: vuole lui la custodia della piccola perché la madre manca di “moralità”. Vedere Carol, vedere la maestria con cui Todd Haynes dirige questa pellicola, permette a ogni persona (donna, lesbica, gay, uomo, etero, bambino o trans) di poter rientrare in contatto con il primo amore.

Si rivivono gioie e dolori, si rivive la scoperta, la curiosità, il desiderio: si impara di nuovo ad amare entrando in contatto con una persona che apparentemente potrebbe essere il nostro opposto. Carol e Therese vengono da due mondi diversi, fanno cose diverse, hanno età diverse, verrebbe difficile immaginarle insieme, e invece, man mano che le due si mettono a nudo si scopre che condividano più di quando potessimo mai immaginare a inizio storia.

Film emozionante: Cate Blanchett pazzesca

Anche se l’età è diversa, se lo status sociale è diverso e se il loro genere è lo stesso, non vi sono freni, perché un sentimento come questo può solo travolgere, senza guardare in faccia nessuno. Questa donna e questa ragazza si migliorano, si completano, scappano in punta di piedi e senza paure dalla loro routine, seguendo un percorso del tutto inaspettato, sostenuto in silenzio da Abby (Sarah Paulson), cara amica ed ex amante di Carol e messo a dura prova da Harge Aird (Kyle Chandler), marito della donna. Il breve viaggio delle due protagoniste fino a Chicago diventa il loro collante, poiché è ben palese che sarà per loro impossibile tornare indietro dopo aver vissuto quel vortice di emozioni.

Il tema centrale che potrebbe o almeno dovrebbe far discutere è la differenza di età tra le due protagoniste, e non il fatto che si tratti di due persone dello stesso sesso. In realtà, osservando questa storia senza pregiudizi, a mente libera, si capisce fin dai primi 10 minuti di trovarsi di fronte non solo al più bel film del 2015, ma alla più bella storia d’amore mai raccontata negli ultimi 10 anni.

Un flashback, una narrazione geniale, una regia attenta che si svela con sguardi e dettagli e soprattutto quel finale a sorpresa. Non vi è altro da aggiungere: inoltre la stagione delle premiazioni è vicina e questo film, con il suo staff e con le sue due protagoniste potrebbe davvero portare a casa numerose statuette di prestigio.

Unica nota dolente? Il doppiaggio in lingua italiana, che toglie magia al recitato magistrale di Cate Blanchett…ma lei riesce comunque ad essere divina. Se avete Sky approfittatene: merita davvero di essere visto!