E' partita ieri sera su Fox, "APB, A tutte le unità" - negli States sempre su Fox è in onda dal 6 marzo - la nuova miniserie che nella sua prima stagione consta di 12 episodi, ideata da David Slack. Il miliardario Gideon Reeves (Justine Kirk) delle Industries omonime vede morire in un tentativo di rapina il suo amico e direttore finanziario delle sue attività. Capisce che il 13th° Distretto della Polizia di Chicago che aveva incarico di trovare il colpevole è formato da gente "che ha pochi mezzi, paura ed è senz'anima". Appresa l'antifona, fa la sua proposta choc al sindaco della città: farsi dare l'incarico di tecnologizzare quest'unità azzerandone i debiti e tecnologizzando le strutture.

Reeves inventa un'app che permette al cittadino che subisce un crimine di essere in tempo reale messo in contatto con gli agenti di polizia che intervengono con attrezzature, macchine, giubbotti antiproiettile e teaser innovativi.

In "Reset" la prima puntata di questo innovativo procedural drama è andata in onda questa pazzia che però funziona anche perché l'elemento tecnologia-privatizzazione della Giustizia viene ad essere integrato da un'ottima squadra umana i agenti dove spicca la neo detective Theresa Murphy (Natalie Martinez). Dopo avere causato il ferimento di un agente in una delle prime operazioni di polizia Gideon mette a punto un drone che può anche offendere i malviventi e la sinergia tecnologia-preparazione umana sortisce l'effetto voluto: se prima il sindaco gli faceva la guerra per togliergli di mano la gestione del Distretto privatizzato, ora il gigantesco picco di download della nuova app coinvolge anche gli altri 21 distretti in cui si divide la gestione dell'Ordine pubblico della Città.

Basato su un'idea alquanto avventurosa anche da un punto di vista giuridico la serie invece prende l'amatore del poliziesco per ritmo, bravura degli attori e trame assortite tra presenza di tecnologia utile ed apporto investigativo umano. Pensiamo la serie diverrò un successo da molte stagioni.