"E la notte se ne va" e con essa anche Mikimix. Ingenuo e ancora acerbo, Michele Salvemini credeva fermamente che quella fosse stata 'La sua buona stella'. Il suo futuro, però, era lontano da quel vestito. Abbandonò presto le spoglie di Mikimix, mingherlino e rasato, per indossare quelle di caparezza, un uomo 'robusto e dalla capa-rezza', riccia. Chiede subito scusa nel suo primo album "?!" con la canzone 'Mea Culpa': spera che nessuno l'abbia condannato e afferma di volersi rimettere in gioco, lontano da quel vestito cucito dalle case discografiche, che egli stesso condanna così: “Egli fu Mikimix, cantante insignificante, dal cui autodisgusto nacque il se stesso odierno”.

Il grande successo riscosso dalla canzone "Fuori dal tunnel" lo ha lanciato in vetta alle classifiche italiane, ma ad oggi è uno dei 'rapper' più sottovalutati d'Italia. Dotato di uno stile tutto suo, un "lessico poco compreso" (come dice in 'Troppo politico') ma assai ricco, munito di una creatività fuori dal comune, giochi di parole eccezionali, la trasversalità di Caparezza rende l'appellativo 'rapper' è fin troppo stretto per un cantante come Caparezza. “Mettere parole in rima non significa essere un rapper. Io tecnicamente utilizzo lo stilema Rap, ma non rappresento assolutamente la cultura hip hop. Quindi possiamo concludere dicendo che io sono rapper si, ma per comodità”.

La sua parte intollerante

Rapper per comodità, rapper per passione. Caparezza è stato in grado di tramutare la propria passione in un lavoro. “Sono una persona molto fortunata. Ho trasformato in lavoro ciò che mi piace ed è stata la mia salvezza. Quindi essere in tour per tanto tempo mi pesa relativamente, per me è la normalità." Appassionato di musica, nelle sue canzoni decide di trattare temi sociali.

Non esistono nel suo repertorio canzoni d'amore (se non quelle riservate alla musica o alla scrittura come 'Mi è impossibile' o 'China Town'), una scelta che lo ha portato ai 'margini' della popolarità. Le canzoni politicamente e socialmente impegnate sono meno ascoltate rispetto alle canzoni trattanti temi più leggeri, ma per Michele non è mai stato un problema.

Modesto e coerente con le sue idee (basti pensare al concerto annullato ad Acerra per le condizioni avverse del territorio), Caparezza ha scelto di vivere sul palco, è comparso anche al cinema nel film "Che bella giornata", ma non si sente a suo agio in tv. Denuncia attivamente i talent tanto da non accettare le avances delle emittenti televisive che vorrebbero piazzarlo nel ruolo di giudice. Un uomo timido, coerente, testardo, giusto e al contempo rock nel vero senso della parola, ossia di rottura, una rottura col mondo musicale di oggi. E mentre tutti sfornano canzoni su amori finiti o mai iniziati, c'è chi ha sfornato un album sull'arte, lasciando i suoi fan nella trepidante attesa dell'uscita del nuovo album che riguarderà chissà quale tematica.