Le bande criminali formate da giovani preadolescenti fino a qualche anno fa erano un fenomeno prettamente americano. Negli ultimi tempi, sono sempre più frequenti i casi di notizie di crimini, anche efferati, perpetrati da ragazzini anche alle nostre latitudini.

Ultima in ordine di tempo, la notizia riportata dal sito della Repubblica online proprio oggi. Sarebbero in corso, a Roma, in queste ore, decine di arresti per sgominare una baby gang che rapinava centri commerciali e negozi nel quartiere Appio.

Non circolano ancora notizie sufficienti per poter delineare un quadro sociologico del tipo di adolescenti coinvolti, anche probabilmente a tutela del diritto alla privacy delle loro famiglie in quanto, si tratta, pur sempre, di minorenni.

Certamente, però, il diffondersi di questo fenomeno in ogni parte del nostro Paese, induce ad una profonda riflessione sul modello di società che si sta costruendo.

In questo caso, vanno riesaminati, a parere di chi scrive, i valori fondanti del nucleo fondamentale della società, cioè la famiglia.

La famiglia è ancora solida o si sta disgregando?

La famiglia costituisce il nucleo fondamentale di ogni tipo di società sin dagli albori della storia umana. Anche il suo deterioramento progressivo, secondo numerosi storici e sociologi, è alla base del crollo e della fine di molti modelli di società, come, ad esempio, l'impero romano.

Se, per lo sfilacciarsi o addirittura lo spezzarsi della catena di trasmissione di valori essenziali tra generazioni, qual è la famiglia, sono crollati degli imperi, è lecito domandarsi a cosa preludano i fatti di cronaca sempre più frequenti come quello a cui facciamo riferimento in questo articolo.

I mali della nostra società ipercompetitiva, edonistica e consumistica sono stati oggetto di numerosissimi studi e denunce da parte di esperti di ogni branca dello scibile e anche di avvertimenti e denunce pubbliche da parte di istituzioni sia nazionali che internazionali. Ma, probabilmente, il messaggio non è stato percepito da tutti con la stessa forza.

Sicuramente, dietro fatti come quelli qui considerati, vi è un mix di cause concomitanti che sono alla base della genesi del fenomeno; ma certamente il cortocircuito o la scintilla d'innesco va individuata a livello della famiglia.

Da casi simili, di cui la cronaca riferisce, si vede che, sempre più di frequente, i componenti di queste baby gang sono ragazzi di buona famiglia, che cercano dei diversivi alla loro vita noiosa e monotona.

Non sappiamo se sia così anche in questo caso, ma se lo fosse, sarebbe un bruttissimo segno e se non lo fosse sarebbe un bruttissimo segno ugualmente. Infatti in un caso si avvalorerebbe ancor di più la tesi che l'istituzione familiare è in pericolo grave; nell'altro caso, cioè se questi sono ragazzi di famiglie con gravi problemi o addirittura sociopatici , è la società stessa che non è sufficientemente inclusiva. Ma, domandiamo, la società non è composta da famiglie?

Si torna, quindi, al punto di partenza, la famiglia. È necessaria una rigenerazione profonda dei valori familiari o purtroppo, a parere di chi scrive, crolleremo come i nostri avi del tempo di Roma antica.