E' giunta l'ora di cominciare, per mettere ordine nelle cose da fare. Possiamo cominciare dalla legge elettorale, che è necessario modificare, su suggerimento della Consulta, dando ciascuno il proprio contributo. Lasciamo per un momento le polemiche strumentali, e dimostriamo che siamo in grado di 'fare', e non solo di 'disfare'. Sull'argomento vi sono tantissime proposte, ma quella che si avvicina di più a tutti, sembra essere la proposta presentata dal deputato siciliano Giuseppe Lauricella, docente di diritto costituzionale, battezzata col nome di 'Lauricellum'.

Questa proposta prevede l'assegnazione di un premio di maggioranza, con l'attribuzione di 340 deputati alla Camera, al partito che supera il 40% dei voti e, per i partiti minori, uno sbarramento al 3% per la Camera e 5% al Senato. Inoltre mantiene i capilista bloccati. In caso che non si raggiunga il risultato citato, e cioè il 40% dei voti, si ritorna al proporzionale. Stando come stanno le cose, e cioè con il premio di maggioranza al partito che supera il 40% dei voti, non si incentivano certamente le coalizioni. Si deve, per forza di cose, pensare ad un listone, annullando così le proprie identità dei singoli partiti. Questo è uno dei punti chiave della modifica della legge elettorale. Tutti però concordano, che per poter governare sia necessario un premio di maggioranza, senza il quale, per la situazione italiana, non sarà possibile farlo.

Assenza dell'Europa

E' una proposta che può servire di base per una discussione comune. Si può trovare sicuramente un punto d'incontro, sacrificando ciascuno qualcosa delle proprie pretese. Anche in questo caso, bisogna riflettere sul ruolo dell'Europa, sempre in ritardo sui problemi della Comunità. A questo punto doveva già esserci una legge unica elettorale, per tutti i paesi della Comunità.

Ora ciascuno si comporta in modo diverso. 'In Commissione Affari Costituzionali, il 2 marzo scorso, è stato ascoltato il prof. Massimo Luciani, docente di diritto costituzionale e presidente dei costituzionalisti'.

Necessità di stabilità

Tra le sue argomentazioni, per conferire stabilità e quindi governabilità al sistema politico, il professor Massimo Luciani sostiene che il premio di maggioranza vada attribuito a chi raggiunge sia al Senato che alla Camera il 40% dei voti. Inoltre lo stesso ritiene che, con le leggi in vigore, non sia possibile andare alle elezioni.