L'ex minoranza dem, dopo tanti vani tentativi di ricomporre il dialogo con la maggioranza del PD, è stata, purtroppo, costretta, ad andare via dal partito. Un passo doloroso, ma era l'unica strada percorribile. Il Referendum 2016, con la bocciatura delle Riforme Costituzionali, ha segnato il punto di svolta della politica italiana. E' nato così il Movimento Democratico e Progressista che, al centro delle sue finalità, ha posto 'il Lavoro' come obiettivo principale, rifacendosi all'articolo 1 della Costituzione Italiana. Gli effetti di questo gesto si sono subito avvertiti.

I recenti sondaggi dicono che, oggi, siamo alla vigilia di importanti cambiamenti politici. IL M5S, che in prevalenza occupa il centro dell'assetto politico, continua imperterrito ad affermarsi come primo partito italiano ed, a distanza di molti punti, è seguito dal PD.

Tre raggruppamenti

La Destra, dopo tutte le scissioni che ha subito, è rappresentata da piccoli partiti molti dei quali, con le soglie di sbarramento della legge elettorale, rischiano la rappresentanza, se non si coalizzano tra loro. Restano Lega, FdI, FI ed altri, che in caso di accordi di coalizione, potrebbero avere un risultato superiore al 30%. Una situazione tripolare, con consistenze di uguale peso circa, di difficili apparentamenti, per motivi oggettivi.

Una coalizione di 'Larghe Intese' sarebbe un minestrone indigeribile. Il M5S ha già messo a punto il suo programma, con al centro 'il reddito di cittadinanza', in coerenza con le priorità che si sono dati sin dalla formazione del Movimento stesso. Altre misure importanti e moderne nel loro programma, che Di Maio definisce rivoluzionarie, daranno la spinta al 40% necessario.

La cosa pubblica in mano di giovani preparati

Anche l'on. Pierluigi Bersani, dalle colonne del Corriere della sera del 22/03/2017, ritiene il M5S una forza politica con cui bisogna dialogare, per impedire 'Le larghe intese' ed altre soluzioni 'Pasticciate'. Ricordiamo che sin da 4 anni fa, lo stesso Bersani ha tentato di dialogare col M5S, ritenendolo una formazione importante con cui discutere.

I cittadini vogliono essere amministrati da persone disposte ad impegnarsi per il bene comune, e capaci di impostare una sana politica economica. Abbiamo bisogno di piccole riforme, ma utili, per allentare le pastoie della burocrazia, come quelle fatte da Bersani, che tutti continuiamo ad utilizzare, senza costi. Ci vuole solo buona volontà e Buon Senso.

Partire dalla eliminazione degli sprechi, che sono tanti, da cui è possibile ricavare ingenti quantità di denaro, da porre al servizio dello Sviluppo. A nostro parere è questa la strada da seguire.