La politica italiana degli ultimi 25 anni, con l'era Berlusconi - Prodi - D'Alema - Monti e Renzi, ci ha consegnato il Governo presieduto da Paolo Gentiloni, già ministro degli Esteri in quello precedente. Si è trattata di una eredità, a dir poco, difficile, ma necessaria politicamente dopo il Referendum 2016. Il debito pubblico ha raggiunto livelli record di circa 2250 miliardi di euro, di cui 160 lievitati negli ultimi tre anni: cifra impressionante per chi è preposto a ridurlo, o solamente a contenerlo. Nel periodo citato tutti i Governi si sono impegnati a fare del loro meglio, con i risultati che ora raccogliamo: è quanto hanno saputo e potuto fare.

A questo stesso argomento fa riferimento un articolo di Curzio Maltese, pubblicato da 'Huffington Post' del 7 aprile 2017.

Cerchiamo di capire

Ciascuno trarrà le sue conclusioni, se continuare per la stessa strada fin qui percorsa, oppure cercare vie nuove per intraprendere il viaggio dello sviluppo e conseguente crescita economica. Smettiamola di inveire contro questo o quello, e cerchiamo di capire perché la nostra economia non cresce. Da tempo, noi insistiamo nel dire che la mancata crescita è dovuta, oltre che alla contingente situazione economica, anche a fattori sistematici e sistemici di cui soffre la nostra economia e i cui effetti si sommano. Il tutto ci rimanda all'Euro: se non riusciamo a capire, e porre rimedio con misure adeguate, avremo sempre le stesse persone più ricche e sempre più poveri costretti a fare le spese ai ricchi.

Queste cose, dette da noi comuni mortali, non vengono prese in considerazione, ma racchiudono molte verità.

Il nocciolo del problema

L'Euro, così concepito, ci è servito ed aiutato per il debito pubblico, ma non altrettanto per le pensioni e gli stipendi, il cui effetto è stato contrario, mentre è stata un 'manna dal cielo' per l'industria e il commercio.

Una soluzione quindi da ricercare per le pensioni e stipendi. E' tutto qui raccolto 'il nocciolo del problema', che ci pone in uno stato di inferiorità economica, nei confronti di gran parte dei nostri colleghi europei, (vedi Germania ecc). Infatti i nostri emolumenti sono molto più bassi, ed è uno dei principali motivi di minore introiti per l'Erario, da parte chi veramente paga le tasse, senza evadere.

La politica ha soccorso le Banche, ma altri settori sono rimasti inascoltati. E' un problema da approfondire per trovare un rimedio giusto, in difesa dei lavoratori e pensionati, in gran parte annotati nell'elenco dei poveri. Se non si interviene in questo, che è 'il vero problema', nostro malgrado, pensiamo che nulla potrà risollevare la nostra economia.