Signore e signori, sì, la pazzia ci ha preso a non finire. Perché rimanere impassibili di fronte a questa EuroJuve di lusso è a dir poco impossibile, e allora non possiamo che essere pazzi. Di gioia, anzi di Joya. Come Dybala che ha surclassato in tutto e per tutto il suo ''dirimpettaio'' Lionel Messi. Come Buffon che ancora una volta, a dispetto dei suoi 39 e passa anni, ha dimostrato di essere il numero 1 nel suo ruolo.

E poi Chiellini col suo urlo da King Kong che ha arrotondato il risultato. E poco importa se Higuain ha sprecato l'impossibile e se qualche decisione arbitrale ha fatto storcere il naso ai tifosi.

Quella andata in scena è stata la notte più magica degli ultimi anni in campo europeo. Una Juve eccezionale che in scioltezza si è sbarazzata di un avversario ''monstre'' come la squadra blaugrana di Luis Enrique che si è sentita un attimino più ''umana'' e piccola rispetto al solito, quando fa la voce grossa.

La storia ci dice che lo stesso Barça è reduce da una di quelle rimonte capaci di essere scritte solo da marziani. Ma oggi sono indubbiamente tornati sulla terra. E quello che è andato in scena allo Juventus Stadium è stato un vero spot del calcio. Di quelli che dovrebbe unire chiunque, a prescindere dai colori sostenuti. Per una volta i sostenitori degli altri teams dovrebbero essere uniti in un coro unanime e fraterno verso una serata di sport fatto di abnegazione, determinazione e, come detto, gioia ai massimi livelli.

Niente più ''w la mia squadra, abbasso la tua'', ma solo tanti complimenti, perché oggi non ha vinto solo la Juve in formato Euro. Ha vinto l'intero calcio.

Una serata così può solo essere d'auspicio per una rinascita totale del calcio italiano, e chi se non la ''Vecchia Signora'', spesso bombardata da sfottò, critiche e illazioni gratuite, può riuscire in questo intento.

Negli ultimi anni è sempre arrivata più avanti rispetto a tutte le altre compagini e questo potrà dare ancora più forza alle stesse altre squadre che in futuro potranno provare simili gioie.

Ma uniti, senza odio, senza quell'accanimento che non serve veramente a nulla. Perché oggi saremmo stati ugualmente felici se ci fosse stato il Napoli, o l'Inter, o il Milan, o la Roma, o qualsiasi altra squadra proveniente dalla nostra nazione.

Siamo ancora ai quarti di finale e proprio per questo va assolutamente ribadita l'importanza di questa partita in ottica ritorno e in ottica proseguimento.

La Champions League è ancora lunga, un primo grande tassello è stato inserito. Ma si potrà veramente esultare solamente al Camp Nou, al triplice fischio finale di mercoledì 19 aprile 2017 quando la Juventus proverà a mantenere intatto un vantaggio enorme, sebbene non impossibile da recuperare. Attenzione, concentrazione, ordine tattico e perfezione nella preparazione del match. Ingredienti che non spaventano la truppa di Allegri e che vorranno essere ancora una volta i veri cardini in un'ennesima serata perfetta e piena di gioia.