Dopo una rincorsa veloce, l'Inter nelle ultime tre partite ha subito una brusca frenata verso le ambizioni d'Europa: i ko contro Sampdoria e Crotone e il Derby pareggiato nel recupero hanno fatto sprofondare l'umore di Club e tifosi sotto terra. In tutto questo il povero Pioli, ormai quasi sicuro della non riconferma, ha dovuto avere a che fare con una gatta da pelare: le lamentele per le esclusioni di Joao Mario.

Il portoghese, che di fatto è stato il diamante del mercato nerazzurro, ha offerto un rendimento abbastanza dislivellato nel corso della stagione.

E in molti si chiedono: vale veramente i 45 milioni spesi dall'Inter per portarlo in Italia?

Campione ma non fuoriclasse

La risposta è ovviamente no. Ma la colpa non è certamente sua. O meglio, sappiamo tutti che i prezzi del mercato sono inflazionati ormai da decenni. Qualche anno fa sarebbe stato impossibile vendere un giocatore come Joao Mario - onestissimo e fattibile campione ma di certo non un fuoriclasse - a quella cifra. L'Inter ha ritenuto però opportuno spenderla e, per molti versi, è stata ripagata: la squadra assume un atteggiamento diverso quando il portoghese è in campo. Il Campione d'Europa porta qualità e tecnica in un centrocampo altrimenti disagiato sotto questo aspetto e per alcune partite è parso davvero imprescindibile.

Per Pioli, però, Joao Mario sembra essere un vero e proprio equivoco tattico: è stato schierato in questa stagione trequartista, centrale di centrocampo ma anche mediano o esterno. Il problema è capire in quale ruolo possa essere impiegato stabilmente, per poter rendere al meglio. E, per adesso, la quadratura del cerchio non è mai arrivata.

La concorrenza non aiuta

C'è poi la concorrenza a non aiutare il ragazzo. Ever Banega, dopo aver pagato un inizio di stagione molto difficile, nella parte centrale di questo campionato ha offerto prestazioni sublimi come quelle contro il Cagliari e l'Atalanta. Di conseguenza, per il tecnico italiano è davvero difficile scegliere tra uno dei due.

La salvezza starebbe nel farli giocare insieme nel 4-2-3-1, cosa accaduta in alcune gare. In quel caso, però, ovviamente uno dei due sarebbe portato a doversi sacrificare in un ruolo non suo, rischiando dunque di non dare nessun beneficio alla squadra.

Per adesso, il bottino stagionale di Joao Mario parla di 26 presenze e sole 3 reti tra Serie A e Coppa Italia. Forse un po' poco per un giocatore pagato quasi 50 milioni e che, secondo alcuni, avrebbe dovuto cambiare le sorti dell'Inter. Che nessuno lo renda capro espiatorio, sia chiaro. Ma Joao Mario, per adesso, non vale così tanti soldi. Chissà se in futuro potremo cambiare idea.