Tutto il mondo è paese. Accade anche in Gran Bretagna di essere contro il sistema. Ecco cosa è successo. La preside e il suo vice si sono dimessi da scuola per protestare contro il sistema educativo messo in atto dai tory. La scuola chiusa è stata considerata un modello da seguire e hanno dedicato anima e corpo all'educazione dei bambini. La loro è una scuola primaria valutato come «ideale» dall’Ofsted, un'istituto che valuta le scuole inglesi. Anche le famiglie sono soddisfatte dei risultati ottenuti nell'istruzione data ai figli, a tal punto da sostenere Alex e Peter Foggo, rispettivamente dirigente e vice, nella loro protesta.

No ai test e ai tagli alla scuola

Allora da dove nasce la decisione dei Foggo di chiudere la scuola? Come si legge nel Corriere della sera, i Foggo criticano "la modifica del curriculum scolastico, che [...] si è focalizzato su lettura, scrittura e matematica, lasciando da parte le altre materie, con lo scopo di ottenere risultati migliori nei test". La critica prosegue sottolineando che in questo modo si crea nei bambini uno stato di ansia e di stress che alla loro età non ci dovrebbe essere.

Anche in Italia ci sono state proteste contro le prove Invalsi

Come dargli torto? Anche nelle scuole italiane le prove Invalsi sono considerate una beffa: come si può valutare l'intelligenza di un bambino della scuola primaria solo con due prove scritte, una di matematica e una di italiano?

Secondo il mio parere le valutazioni risultano essere sfalsate perché non si considerano tante variabili quali ad esempio l'emozione e la fortuna, la cultura di appartenenza e la diversità tra persone. Ricordo ancora la mia timidezza ed ansia da scolara, soprattutto durante i compiti scritti. Ricordo che io andavo molto bene all'orale e benino allo scritto, mentre altri miei compagni il contrario: evidentemente avevamo capacità ed interessi diversi.

Altri erano più bravi a svolgere problemi pratici e altri più teorici. Come si possono valutare le persone se si limitano le conoscenze?

Giorni fa, proprio durante le prove Invalsi, ho ascoltato alcune maestre di una scuola primaria discutere su questi test, considerati troppo difficili per gran parte degli alunni e che demotivano studenti e insegnanti.

E' questa la scuola che vogliamo? La scuola, a mio parere, deve motivare, incoraggiare, educare ed istruire i futuri cittadini, dando prove all'altezza dei bambini e che diano fiducia sia agli studenti che agli insegnanti che li preparano. Le prove, inoltre, non devono essere settoriali ma valorizzare le capacità individuali.