Dal giornale 'La Nazione di Firenze', testualmente: 'Questo Governo ha la forza politica per strappare a Bruxelles la flessibilità necessaria?'.Tutti parlano di flessibilità, e non tutti invece riescono a capire il vero significato di questa parola. Nel modo con cui viene pronunciata, sembra quasi un regalo che l'Europa elargisca ai paesi membri. Sarebbe utile chiarire il senso e la sostanza della flessibilità europea, a cui noi facciamo spesso riferimento. In parole molto povere, essendo noi non addetti ai lavori, ci sembra di aver capito che la flessibilità sia la possibilità di spendere più di quanto non consentano i parametri europei.

Come se in una famiglia, è impossibile spendere oltre le proprie possibilità, senza indebitarsi.

Spendere per investimenti

A scanso di equivoci, diciamo subito che spendere di più può anche essere una soluzione, ai problemi economici, quando le somme che si vogliono utilizzare servono ad impostare investimenti, che portano ad incrementare il lavoro e quindi a creare ricchezza. In questo modo le somme spese, da sole, producono utili in grado di restituirle, con risultati economici a favore dei cittadini e dello Stato. Ben venga quindi l'utilizzo di quelle somme. Quando invece le stesse somme vengono utilizzate in modo diverso, senza un preciso progetto economico, magari attraverso 'bonus' o investimenti non finalizzati, in quel caso reclamare la flessibilità, può essere addirittura dannosa.

Questo lo diciamo perché la flessibilità già concessa nel passato, non ha dato forti segnali di risveglio della nostra economia, o è quello che percepisce la gente comune.

Quantitative Easing

Quello che noi pensiamo è, che il Quantitative Easing (Qe), concesso dalla BCE ai paesi membri, sia stata una misura economica molto utile ed opportuna, che ha garantito risparmi enormi sugli interessi e turbolenze finanziarie.

Si può anche aggiungere che, senza quelle misure finanziarie, alcuni paesi indebitati come l'Italia, avrebbero avuto qualche problema. Grazie quindi alla BCE ed in particolare al Presidente Mario Draghi che ha difeso una simile misura. Difendiamo quindi la nostra flessibilità, ma ricordiamoci che le somme che spendiamo devono servire per migliorare la vita dei cittadini, attraverso il lavoro.

Sicuramente l'Europa ha avuto la sue manchevolezze, per ritardi e lentezza, ma il nostro compito è quello di contribuire a migliorare la sua impostazione.

Andiamo alla sostanza delle cose vere del nostro paese, e cioè al fatto che la povertà è in aumento, e molti non si curano perché non hanno i soldi per pagare il ticket. E', purtroppo, la verità. Sono i veri problemi che hanno portato gran parte dei cittadini ad allontanarsi sempre di più dalla politica.