Il trattato di Parigi è stato firmato nel 2016 da 175 paesi, ed ha lo scopo di salvare il Pianeta Terra dall'inquinamento e reindirizzare i paesi verso un governo più consapevole riducendo le emissioni. Quando è stato firmato, alla guida degli Stati Uniti vi era Barack Obama. Oggi però la storia è cambiata, infatti alla guida della nazione più potente del mondo c'è Donald Trump.

Le parole di Trump

"Prenderò una decisione tra qualche giorno" , queste le parole di Trump, parole pesanti che lasciano in ansia il mondo intero, perché da questo può dipendere l'estinzione di circa il 97% delle forme di vita terrestri.

Nel caso remoto di una catastrofe climatica, infatti, le uniche creature che non si estinguerebbero sono alcuni insetti molto resistenti come gli scarafaggi ed diversi tipi di microrganismi.

Come precedentemente detto, Trump sta creando molta tensione sul piano internazionale.

Cosa vuole cambiare Trump

Ci sono diversi punti di cui Donald Trump non è soddisfatto: Il primo punto è quello riferito al contenimento dell'aumento di temperatura. Nei trattati è fissato un obiettivo di 2 gradi centigradi sotto ai livelli pre-industriali. Se gli Stati Uniti non parteciperanno al trattato è probabile che altri stati, ad esempio la Cina, facciano lo stesso, e questo provocherebbe un massimo aumento della temperatura che metterebbe a rischio tantissime specie animali, tra cui gli orsi polari.

Un altro punto che non sta bene a Donald è quello delle verifiche ogni 5 anni. I paesi partecipanti infatti sono soggetti ai più rigidi controlli ed evitare i controlli si tradurrebbe automaticamente in una libertà di poter andare oltre i livelli concessi.

Inoltre, Donald Trump vuole eliminare il punto in cui è espressamente dichiarato che i paesi più ricchi devono stanziare un fondo per quelli più poveri.

Il presidente Donald Trump si è infatti detto più volte intenzionato a non voler sborsare un solo centesimo di dollaro fuori dal territorio americano.

Un altro punto controverso è quello riferito ai controlli autonomi. I controlli infatti non vengono sempre fatti da organismi esterni e super partes ma, nel caso ad esempio della Cina, vengono fatti in casa.

E questo solleva molti dubbi sulla veridicità dei dati dichiarati. Donald Trump ha infatti detto più volte che secondo lui la Cina non rispetta i trattati sul Clima ed è questa una delle motivazioni della sua espansione economica.

Entrata in vigore

Il trattato firmato l'anno scorso, entrerà in vigore solo nel 2020, appunto per lasciare agli stati il tempo di organizzarsi, speriamo che Donald pensi al bene del pianeta e non faccia pazzie.