Tra il 9 e il 10 aprile 2016 si è svolto a Bologna un interessante confronto tra esponenti italiani e internazionali in merito al futuro delle biblioteche e di tutti i centri di archivistica libertari, anarchici e non. Notevoli sono state le adesioni provenienti da Paesi quali Austria, Svizzera, Portogallo, Grecia, Spagna e Francia. Si è parlato anche del catalogo collettivo REBAL (Rete delle biblioteche ed archivi anarchici e libertari), ideato per avere una rete cooperativa tra tutti i centri di informazione specializzati in ambito libertario.

L'importanza della figura del bibliotecario

L'ultimo giorno di dibattito è stato caratterizzato dall'istituzione di workshop aventi per tema vari software e progetti informatici, mentre la serata precedente ha visto come piatto forte il dibattito sulle prospettive dei movimenti anarchici internazionali.

La domanda che ha fatto capolino più volte all'interno della due giorni verteva sulla utilità delle biblioteche e degli archivi cartacei in un'epoca in cui ormai Internet e la digitalizzazione delle informazioni fanno da padroni. La risposta sta nel fatto che nonostante le banche dati siano custodite negli strumenti informatici, primo fra tutti il computer, ma anche lo smartphone e il tablet, i bibliotecari fungono ancora da trait d'union tra questo sistema e i cari vecchi libri, che tanto ancora contengono in merito a quanto ci è stato finora tramandato.

Riflessioni sul futuro degli archivi

Dunque la figura del bibliotecario è destinata ad avere una importanza ancora maggiore in futuro perché deve saper incanalare le richieste verso le più corrette modalità di reperimento delle informazioni. La speranza è che ogni forma di archivio sappia accogliere qualsiasi richiesta, a prescindere dalle ideologie.

Ogni persona deve poter contare su persone in grado di veicolare le informazioni in modo corretto, non influenzato da appartenenze o convinzioni di parte, bensì nella forma più libera possibile.

In ultima analisi si può dire che il caro buon vecchio libro di carta per fortuna riveste ancora la sua importanza in questa società sempre più frenetica, in cui si tende a recepire le notizie in modo repentino ma talvolta troppo superficiale.

La possibilità di trovare appagamento da una sana lettura, in tranquillità, deve essere un privilegio che non va tolto alle persone. Troppo spesso si tende a offrire più una copertina che una sostanza dei fatti, dunque poter godere della possibilità di meglio decidere come recepirli è un diritto cui nessuno deve rinunciare.