Abbiamo tentato invano, più volte, di capire i meccanismi delle nuova legge elettorale, approvata negli ultimi giorni, in Commissione Affari Costituzionali, alla Camera. Più volte ci siamo vergognati di dire in giro che non riuscivamo a capire niente, per mascherare la nostra ignoranza. Leggiamo invece dalla stampa, con sollievo, che anche una parte degli addetti ai lavori, quella 'più ingenua', per intendersi, ha capito molto poco. Quello che noi abbiamo capito subito invece, fin dall'inizio, e lo abbiamo gridato ai 4 venti, è l'incostituzionalità della norma, che esclude dalla rappresentanza in Parlamento, i Partiti o Movimenti che non raggiungono il 5% dei voti.

Si tratta di una norma che viola chiaramente la Costituzione. A questo punto hanno diritto ad essere rappresentati in Parlamento, solo i grossi partiti: insomma Governi per i potenti della politica.

Il Popolo aspetta

Nella nuova legge, non sono previste le preferenze, sono rimasti i capilista bloccati e quello che fa ridere di più, è il fatto che stanno già trattando la data del voto. La motivazione per mascherare la norma del 5%, è rappresentata dalla nascita di tanti piccoli partiti, che si allontanano, delusi, dalla politica. Il popolo non è ignorante come si crede: queste manovre le capisce, e poiché non si fida più della politica, aspetta la data delle elezioni con la penna in mano. Per fortuna, che tra i protagonisti della politica italiana, vi sono persone come il Presidente Emerito sen.

Giorgio Napolitano, che ha fatto sentire, nel modo giusto , la sua voce autorevole. Grazie Presidente Napolitano.Sul proseguimento degli addetti ai lavori, auguriamo loro di rettificare la legge, e di andare avanti secondo i principi di giustizia dettati dalla Costituzione.

Un appello a Beppe Grillo

Prima di concludere questo modesto commento politico, rivolgiamo solo poche parole a Beppe Grillo.

Caro Beppe, sarà perché non hai ancora avuto l'opportunità di governare questo paese, ma sappi che buona parte dell'elettorato, ti considera una persona di cui potersi fidare. Non deluderli con accordi incostituzionali. Tutti sanno, che è molto difficile se non impossibile, trovare un punto di incontro, ma in nessun caso può essere trovato a spese della dignità della minoranza che rappresenta la parte più debole ( solo in apparenza) della società. Buon lavoro quindi e rimettiamoci sulla strada giusta.