Per tre anni ha seguito le orme dei lupi sulle Montagne della Duchessa, nel Cicolano, al confine tra Lazio e Abruzzo. Il ventinovenne fotografo romano Matteo Luciani ha poi raccolto il suo originale lavoro in un libro appena pubblicato dalla casa editrice Pandion, dal titolo: 'Custodi erranti. Uomini e lupi a confronto'. Il volume, che pone in primo piano il rapporto tra predatori e pastorizia, è stato presentato ieri sera nel corso di una conferenza stampa svoltasi presso la Sala Margana, a Roma. "Una storia - come spiega Luciani - in cui lupi e uomini non vengono documentati in maniera separata ma come due vite parallele che si incontrano e che condividono tra loro molto più di ciò che si è portati a pensare, in un contesto ambientale ricco di personaggi e luoghi straordinari".

Salvate il lupo dall'uomo

Protagonisti del racconto per immagini: lupi, cani e pastori. Luciani è riuscito ad immortalare anche la scena in cui un esemplare di maremmano abruzzese di circa sessanta chili mette in fuga un lupo che aveva appena tentato di aggredire una pecora. Questa razza canina dal tipico manto bianco, infatti, rappresenta l'arma naturale per la difesa delle greggi. Non servono i fucili o i bocconi avvelenati. Il lupo non è affatto uno spietato killer selvaggio. Attacca gli armenti molto più raramente di quanto si creda. Si alimenta principalmente di cinghiali, cervi e caprioli. La sua "dieta" contribuisce a ristabilire l'equilibrio faunistico nel territorio.

Con gli uomini, invece, si dimostra pauroso come ogni altro animale selvaggio.

Il suo timore per gli esseri umani è ben motivato, visto il brutale accanimento dei bracconieri nei suoi confronti. L'ultimo episodio è avvenuto pochi giorni fa a Pendenza di Cittaducale, in provincia di Rieti, dove un lupo è stato ucciso e impiccato ad un albero. La LAV, la Lega Anti Vivisezione, ha annunciato una ricompensa di diecimila euro per chi fornirà il nome dell'autore dell'animalicidio.

Bonatti e la Duchessa

"I lupi non sono mica stupidi, se ti vedono scappano", amava ripetere Eusebio Di Carlo, classe 1914, mezzadro, allevatore, ed unico abitante fino agli anni novanta dell'isolato borgo rurale di Cartore, dove lo scorso novembre Luciani ha allestito una mostra ricca di suggestivi scatti su alcuni dei più significativi scorci della Riserva Naturale delle Montagne della Duchessa.

Un paesaggio che colpì per la sua bellezza anche Walter Bonatti. "Il Re delle Alpi" salì sul Murolungo nell'autunno del 1964, e ne rimase affascinato. La prefazione del libro 'Custodi erranti. Uomini e lupi a confronto' è del biologo Luigi Boitani, docente di Zoologia all'Università La Sapienza di Roma.