Forse gli italiani sono stanchi di essere presi in giro dalla classe dirigente e sarà per questo che i romani, nel caso specifico, si sono detti contrari in maggioranza (nei sondaggi si diceva che 7 romani su 10 alle elezioni avrebbero cambiato preferenza) a voler eventualmente rieleggere l’attuale Sindaco di Roma, Virginia Raggi, nel caso la Procura desse tale possibilità. Sì perchè a un anno dal suo insediamento, tra commenti dell’opposizione ed elogi dei fedelissimi, si può dire che un vero equilibrio l’elettorato attivo non l’abbia raggiunto.

Se è vero infatti che ogni cambiamento necessita di un ragionevole tempo per essere svolto e condiviso, quel che appare invece evidente da questi sondaggi è il pensiero comune che la Sindaca avrebbe dovuto sguainare la spada magica da sotto la giacca invece di millantare promesse. Siamo sicuri che l’insediamento in una città come Roma, con tutto ciò che comporta viverla quotidianamente, non sia già di fatto una prodezza da dover come minimo appoggiare essendo passato solo un anno dei cinque che prevede il mandato?

Campidoglio e #cartabianca

Nel programma della Berlinguer su Rai3 #cartabianca, la Raggi aveva già avuto modo di presentare quelle che sono state le battaglie vinte dalla giunta come approvare il bilancio della città nei tempi previsti, lavorare su un dossier casa alla voce del “saniamo e lo facciamo in modo ordinato”, ha posto l’accento sulle misure prese per i rifiuti nonché sull’immigrazione, tema ancora troppo caldo per lasciarlo silente.

Tutte questioni che nella conferenza stampa tenutasi il 21 giugno 2017 in Campidoglio sul bilancio di come sia andata, ha potuto ampiamente estendere.

Un anno di Raggi

Sull’immigrazione ha diviso l’argomento in due parti: da un lato i rifugiati e i richiedenti asilo che seguono un iter specifico grazie al quale può essere accertato il loro status e con cui è stato stipulato un protocollo sul lavoro con la Prefettura, dall’altro lato c’è il problema del flusso dei migranti economici ed irregolari.

Con questi utlimi ed insieme alla Prefettura, già a gennaio scorso, si sarebbe arrivati all’accordo secondo cui “Roma sia un attrattore di migranti che costituiscono quote in altre città ma che poi si spostano da noi” aumentando il numero di persone sul territorio. E’ in questo senso allora inequivocabile che la Sindaca intendeva chiudere le frontiere, perchè “l’accoglienza deve essere un sistema fatto bene”.

Il caso delle nomine

La Raggi, come aveva altresì dichiarato il giorno prima ospite nel programma della Berlinguer, si è detta tranquilla di poter spiegare ai magistrati l’accaduto per il caso tanto polemizzato sulle nomine di Romeo e Marra. In mattinata infatti la Procura le aveva notificato un 415 bis che nel codice di procedura penale avvisa l’indagato della conclusione delle indagini preliminari. Attendendo ora la richiesta di giudizio per abuso e falso, la Sindaca avrebbe 20 giorni per farsi interrogare, dettaglio che di certo non le sarà sfuggito essendo laureata in giurisprudenza e avendo precedentemente iniziato la carriera forense. Il dettaglio che preme sottolineare non è però rivolto al margine di tempo che avrebbe per spiegare la sua “totale estraneità alle accuse” che perciò debbono rimanere presunte, ma è da porre sulla sua ottimistica convinzione che per il bene della città tutto andrà per il meglio.

Roma ha una Sindaca appassionata che crede veramente nel lavoro che svolge e questo è un particolare di assoluta importanza viste le giunte che l’hanno preceduta.

'Andiamo avanti'

Perciò durante lo spettacolo dei burattinai, mentre la Muraro interveniva sulle sue dovute dimissioni, Salvini ribatteva sulle sue capacità, un segretario del M5s non si diceva sorpreso dal fatto che la Sindaca potesse “uscire indenne da questa vicenda”, lei alla conferenza stampa si è presentata a testa alta rimarcando quello che lei e la sua giunta sono riusciti ad ottenere in questo primo anno, sicura forse del fatto che il codice etico non preveda le dimissioni per questo tipo di reati.