Alcuni ancora attivi nel circuito dei concerti, molti dei gruppi qui menzionati hanno segnato la musica italiana più di quanto non appaia tra i confusionari spazi d'informazione dell'Internet 4.0. Come anticipato dal titolo, si parla di artisti sicuramente notissimi e non del tutto confinati agli anni '80 del secolo scorso: gli interpreti New Wave del Bel Paese non hanno tuttora nulla da invidiare alle band provenienti da oltre Manica.

Nomi indimenticabili dei nostri anni '80

Fenomeno principalmente di costume prima ancora che musicale, la Nuova Ondata vede tra i principali esponenti gruppi orbitanti attorno a residui di scena punk e dark, dalle quali adottano l'immediatezza e la struttura scarna e senza fronzoli della musica.

Modernismo ed elettronica sono parte integrante del registro, ma non accomunano tutti i gruppi: i CCCP, nati dal collettivo Ex -Mitropank a Berlino da membri emiliani, dal punk a base di tre accordi e batteria elettronica evolveranno negli anni verso un suono composito e stratificato; dall'altra parte, il catanese Franco Battiato troverà l'intesa col maestro Giusto Pio per rendere popolare ed accattivante la sua Wave neoclassica densa di citazioni colte.

Spesso in paesi apparentemente periferici sul piano musicale come, appunto, l'italia degli anni '80, il movimento si divide in scene confinate nei recinti urbani: non è difficile quindi che gruppi, conosciuti o meno che siano, condividano origini e stile seppur con diverse fortune.

In quel di Firenze i Diaframma, ad esempio, passeranno dalle melodie algide e dagli intrecci di tastiere e chitarre ad uno stile più asciutto e orientato al rock; parallelamente, un altro gruppo ben più noto agli attuali giovani seguirà un'identica parabola tra concept dedicati alla Trilogia del Potere (i dark ma molto mediterranei Desaparecido, 17 Re e Litfiba 3) e la Tetralogia degli Elementi (El Diablo, Terremoto, Spirito e Mondi Sommersi).

Alcuni nomi dagli anni '90 ai giorni nostri

Per fornire una prima panoramica comunque esaustiva, e al tempo stesso completa e veritiera, non ci si può limitare ad analizzare il periodo dei soli Anni '80: il fenomeno della New Wave continua, tra vecchi interpreti e nuove realtà, fino agli anni '10 del Nuovo Millennio.

Un paio di nomi chiariranno subito le idee: i recentemente riformati Bluvertigo di Marco "Morgan" Castoldi riporteranno in auge l'estetica dandy di chiara matrice anglosassone e le sonorità robotiche del decennio precedente, con la benedizione del padrino Battiato; e infine il cantautore novarese Bugo, dopo aver sperimentato diversi generi dal lo -fi alla dance, si avvicinerà progressivamente a sonorità pregne di fascino e sintetizzatori in stile Brian Eno/Roxy Music.

Si può dare, quindi, una definizione alla New Wave senza cadere in enciclopedismi di sorta. Una musica indimenticabile, tanto in Italia quanto all'estero, ma lontana da facili nostalgie e ancora foriera di novità per gli anni a venire.