Dal novembre 2011, in Italia si è assistito ad un continuo declino ella economia e alla distruzione sistematica del ceto medio basso. Tutte le misure messe in campo dai vari governi, a iniziare dal governo Monti, si sono rivelate estremamente dannose per tutte le famiglie italiane di ceto medio basso e per la rete di piccoli imprenditori e lavoratori autonomi che hanno contribuito a mantenere in piedi l’economia del paese per tantissimi anni.

Citiamo solo qualche esempio dei "danni" fatti dai vari governi. Con la scusa dei conti in rosso della casse dell’INPS, con la tanto discussa legge Fornero hanno tolto la possibilità a chi ha lavorato una vita, anche in ambienti ostili e disagiati, di godersi la meritata pensione, spostando in avanti la data fatidica.

Dopo meno di un anno di applicazione della menzionata legge, ci hanno enfaticamente dichiarato che si sarebbero risparmiati circa ottanta miliardi di euro.

Allora qualche cittadino avrà pensato che finalmente sarebbe andato in pensione

Ma ancora una volta i progetti del cittadino comune vengono distrutti da una politica ottusa. Per il popolo non esistono i diritti acquisiti. Tali privilegi esistono solo per i residenti nelle stanze del potere! Ma non è il solo danno che quel governo non legittimato ha causato al popolo italiano, nella sua, per fortuna, breve vita di circa un anno e mezzo, oltre ad aver aumentato il debito pubblico, e pensare che era stato nominato per abbatterlo, ha caricato il popolo italiano di tasse all’inverosimile, tassando tutto ciò che era possibile tassare e anche ciò che non era tassabile.

Contemporaneamente ha elargito soldi a piene mani alle banche e all’Europa! È opera sua il primo salvataggio della banca MPS, notoriamente bancomat della sinistra italiana e del PD in particolare, con circa 4 miliardi di soldi pubblici.

Al signor Monti succede il governo di Enrico Letta. Il presidente del consiglio incaricato dichiara che il suo sarà un governo della politica semplice.

Infatti, più semplice di così non poteva essere. Si potrebbe definire il governo del non fare. Infatti su 429 leggi approvate, solo 29 hanno visto la loro applicazione. Trecento giorni di relax, si potrebbe dire.

A febbraio 2014, visto lo stallo della politica governativa, viene dato incarico a colui che si faceva chiamare “rottamatore”.

In mille giorni di governo Renzi, abbiamo dovuto sorbirci di tutto e di più!

Ci ha illuso con la promessa del taglio delle tasse, ma i commercianti e i piccoli imprenditori se le vedono aumentare. Ci ha promesso la riforma della legge Fornero, e ci ha messo su un piatto d’ argento l’APE, facendola passare come un toccasana, tranne poi rilevarsi un'altra bufala nel migliore dei casi, o un vero salasso come nel caso dell’APE volontaria. Con il governo Renzi abbiamo assistito ad ulteriori salvataggi di banche, ma sempre a spese degli italiani. Grazie al suo governo stiamo subendo una invasione senza freni. Grazie al governo Renzi abbiamo perso la possibilità di scegliere chi ci deve rappresentare nelle province, che nonostante i proclami continuano ad esistere.

E sempre grazie a lui e al suo esecutivo che ci ritroviamo senza guardie forestali, avendole burocratizzate ed accorpate ai carabinieri, con la conseguenza naturale della perdita di circa 80000 ettari di bosco, solo quest’anno.

Come se non bastasse, alla fine del governo Renzi, ci ritroviamo con un governo Gentiloni. Un governo che possiamo definire delle parole. Questo esecutivo è quello che porta proposte in ogni parte del mondo, e si ritira nelle stanze del potere sempre con un nulla di fatto! Lo ha dimostrato con la trattativa sui migranti, con le ONG. Lo ha ampiamente dimostrato durante le riunioni con l’agenzia Triton; con il caso Telecom e il caso Fincantieri, con l’attuazione dell’APE.

In pratica, da novembre 2011 ad agosto 2017, tutti i governi che si sono succeduti, ci hanno raccontato tante belle storie, ma i fatti sono sempre gli stessi.