La Guardia costiera italiana ormai da anni al lavoro, salvando quotidianamente vite di piccoli, donne e uomini fuggiti da guerre e terrorismo. Se salvar la vita è un atto doveroso, doveroso è anche riportare in una degna sepoltura anche oggi altre otto vittime. Non le prime né tanto meno le ultime, ancora elevato il numero di migranti che arrivano ormai senza vita.

Oggi, sono state ben quattro le operazioni di soccorso, quattro i gommoni tratti in salvo in arrivo dalla Libia diretti verso l'ormai blasonato Bel Paese. Se fa male parlare ancora di cadaveri in mare, decoroso è invece ricordare che anche oggi altri cinquecento migranti sono stati tratti in salvo grazie alle truppe tricolore.

Un'altra giornata che seppur non terminata vede numeri, bilanci, salme e sorrisi fin dalle prime ore del mattino.

L'Italia ha il mare più nero di tutti

Bella l'italia, quante volte lo si dice? Quante volte lo si sente? Ma bella per chi? Bella per cosa? Ormai vista quasi come l'unica, l'ultima terra di salvezza per i migranti, l'Italia è divenuta un vero e proprio centro di accoglienza. Un paese allo sbando, un paese non più autonomo, un paese che non riesce più a ricoprire i suoi compiti e doveri che però è ancora visto come ancora di salvezza. Bel Paese o quasi, verrebbe da dire, non ci sono più certezze né per chi ci è dentro né per chi ci arriva. Numeri imbarazzanti, quasi molesti per l'immagine del paese che ormai conta ogni giorno numerosissime vittime nei suoi mari.

L'urlo della solidarietà

Difficile ogni operazione in mare, difficile per chi ormai dopo ore arriva da terre lontane come la Libia, difficile per chi da terre vicine li accoglie e molto spesso riesce a salvarli da un'imminente fine. Paradossale e folle sembra il grido di solidarietà lanciato dalla Guardia costiera italiana che seppur stremata da tale situazione non lascia soli coloro che sono pronti a rischiare la vita pur di giungere nella nostra Penisola.

Solidarietà, undici lettere che descrivono l'impegno, il sudore e la motivazione per cui questi uomini trovano ancora rifugio in un paese allo sbando. Nessuna legge, nessuna idea può fermarli seppur ormai l'Italia sorprendentemente sembra esser rimasta sola in questo faticoso impegno. Onore a chi ha tutt'ora il coraggio e la voglia di farlo, il senso civico, il senso del dovere e morale non ha prezzo in confronto ad un sorriso di un bambino che viene tratto in salvo, questo il pensiero ricorrente dei salvatori dei mari italiani.