Prima o poi il “giochetto” doveva finire: tra gli obblighi previsti dal Viminale, infatti, c’è anche la dichiarazione delle fonti di finanziamento alle ong.

Arriva il codice, finalmente

Il ministero guidato da Minniti ha messo le organizzazioni umanitarie di fronte a una regolamentazione dei “salvataggi” dei migranti e alcune di queste non hanno sottoscritto l’accordo. Nove Ong erano state convocate: si sono presentate in tre e solo due di queste hanno firmato l’accordo; un'altra lo ha firmato via mail. Tra gli obblighi contenuti nel codice del Viminale c’è la presenza di ufficiali di polizia giudiziaria a bordo delle imbarcazioni delle Ong.

Le stesse organizzazioni, inoltre, sono tenute a dichiarare le fonti di finanziamento e a notificare l’intervento in mare al Centro di coordinamento del proprio Stato. Inoltre, queste devono fornire la certificazione di idoneità tecnica per i salvataggi in mare, hanno il dovere di collaborazione e di lealtà con le autorità delle località in cui avvengono gli sbarchi e di trasmettere informazioni di interesse investigativo.

Ong, addio al business?

Tra gli altri obblighi, inoltre, c’è anche il divieto di prelevare i migranti nelle acque libiche. Proprio questo punto è stato da sempre il più contestato alle Ong. Tra i primi a denunciare l’attività di certe organizzazioni umanitarie era stato l’ammiraglio Enrico Credendino, comandante dell’Operazone Sophia dell’Ue.

In un’intervista al Corriere della Sera, Credendino spiegò come alcune Ong fanno quasi il 40% di traffico di migranti e in realtà attraggono molto più. Infatti, secondo l’ammiraglio, le Onlus molto spesso lavorano al limite delle acque libiche e la sera hanno grossi proiettori: gli scafisti li vedono e mandano il gommone verso questi proiettori.

Le accuse del procuratore Zuccaro si confermano realtà

La trasparenza di queste Ong, poi, era stata messa in discussione anche dal procuratore capo di Catania, Carmelo Zuccaro, lo scorso aprile: alcune Ong – secondo Zuccaro – potrebbero essere finanziate dagli stessi trafficanti e so di contatti. Le dichiarazioni di Zuccaro richiamarono le intercettazioni di Salvatore Buzzi, zar delle coop rosse al centro dell’inchiesta Mafia Capitale: “Questo traffico oggi sta fruttando quanto quello della droga”.

Non solo: secondo il procuratore capo di Catania, alcune Ong perseguono anche finalità diverse come la destabilizzazione dell’economia italiana per trarne dei vantaggi. Sia benvenuto, dunque, il codice per le Ong del Viminale: forse, però, sarebbe dovuto arrivare molto prima.