A Firenze due ventenni americane denunciano in lacrime e in stato di choc di essere state stuprate da due Carabinieri.

La vicenda

Le due presunte vittime, studentesse a Firenze, mercoledì scorso si trovavano in un locale notturno al centro della città. Due Carabinieri, giunti sul posto per sedare una rissa hanno notato le due ragazze e accorgendosi che erano in stato di ebbrezza si sono proposti di accompagnarle a casa con la loro auto di servizio. Le presunte violenze si sono consumate tra l'androne di casa e l'ascensore.

Le prove

Secondo il Ministro della Difesa il racconto fornito dalle due ragazze è credibile.

Inoltre, alcune telecamere hanno ripreso la gazzella dei Carabinieri dirigersi verso l'abitazione dove vivono le studentesse e gli inquirenti hanno trovato tracce biologiche nell'androne dove si sarebbe consumato il duplice stupro.

I vicini e gli inquilini non hanno udito urla e lamenti e le ragazze non presentano segni di violenza. Ciò che è certo, però, è che le due presunte vittime erano positive all'alcol test e l'esito ginecologico ha rilevato che entrambe hanno avuto un rapporto carnale. Questo aggraverebbe la posizione dei due militari, a causa dello stato di ebbrezza in cui si trovavano le studentesse, e dunque rischierebbero una condanna per violenza sessuale.

Il victim blaming da 'rete' e giornali

Quando molti giornali hanno riportato la notizia, molti lettori hanno cominciato a sostenere che si trattasse di una bufala creata ad hoc per sviare dai fatti di Rimini o che le due ragazze fossero due bugiarde a caccia di notorietà. Insomma, pochi ancora credono che il dramma delle due studentesse americane, ancora psicologicamente provate, potrebbe essere vero.

Prima di essere al corrente degli esiti delle indagini, non solo i lettori danno per scontato che le due ragazze erano consenzienti e di facili costumi, ma alcuni giornali hanno messo in risalto il fatto che le due presunte vittime fossero in possesso di una polizza contro gli stupri, sostenendo che potrebbero essersi inventate tutto per intascarsi il risarcimento.

In realtà le polizze mediche, in voga negli Usa, non sono altro che delle assicurazioni che coprono soltanto le spese per le cure mediche in caso di necessità.

Dopo i fatti di Rimini, anziché aumentare la sensibilità e l'indignazione verso queste efferatezze contro le donne, sta emergendo una gravissima tendenza a classificare la gravità degli stupri (o presunti) in base alla nazionalità del colpevole. Probabilmente per tenere alta l'indignazione sui fatti di Rimini , utili ad un certo discorso politico in questo periodo.

Lo stupro è un reato gravissimo indipendentemente alla nazionalità di chi lo compie e si spera non si cerchi di minimizzarlo, onde non arrivare a pensare che sia meno grave o addirittura legittimo stuprare una donna se l'aggressore è nato sul suolo italiano.

O che le denunce di stupro quando l'autore è un nostro connazionale sono tutte false.

Ricordiamoci che in Italia il 92% delle donne tende a non denunciare una violenza sessuale o a parlare con qualcuno di quanto subito. Tra queste la vergogna di dover affrontare un processo pubblico in veste di imputate.