Inter in festa. Il club nerazzurro si è preso il derby, lo ha fatto quasi di forza e prosegue il suo "magic moment". A mettere la firma sulla stracittadina non è stato uno qualunque. Proprio quel Mauro Icardi che sembra avere la stoffa per diventare il volto di quella che dovrà essere la nuova epopea nerazzurra.

Se lo augura Suning, se lo augura Luciano Spalletti. L'Inter, adesso, avrà smesso di far storcere il naso ad una critica troppo dura. C'era chi sosteneva che, dato il poco gioco di Perisic e compagni, i risulti potessero essere casuali.

Un derby, però, non si vince per caso. Non in quel modo: riuscendo ad andare tre volte in vantaggio e a non capitolare mai nei momenti difficoltà. C'è da migliorare sotto il profilo tecnico-tattico, ma questa Inter ha carattere. A certi livelli si tratta di un parametro importante per determinare la forza di una squadra.

Inter: Spalletti non le manda a dire

L'Inter, nel corso dell'estate, ha un po' subito a livello mediatico la roboante campagna acquisti dei rossoneri. Dall'altra parte dei Navigli, invece, si è scelto di operare in maniera chirurgica sotto i dettami di Luciano Spalletti, Piero Ausilio e Walter Sabatini. Pochi rinforzi, di nome non con troppo appeal e contenimento dei conti. In pochi, a questo punto del campionato, avrebbero potuto pronosticare un distacco così ampio tra i nerazzurri ed il Milan.

Ed è anche il tempo in cui è possibile togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Soprattutto se c' è da rispondere ad un dirigente rossonero (Mirabelli) che, alla vigilia, sosteneva che gli avversari avrebbero dovuto avere paura degli uomini di Montella. Luciano Spalletti è anche e soprattutto un grande comunicatore, rispondere in maniera sottile è un'arte che gli riesce bene.

Nessun urlo, nessuna volgarità. Stilettate "silenziose" che vanno a segno che non potrebbero andare meglio a segno. Il tecnico di Certaldo ha detto che, prima di una partita del genere, ognuno può creare la locandina che vuole, ma poi si va in campo e ci si guarda in faccia. E sul rettangolo verde, in fatto di carattere, i nerazzurri hanno dimostrato di avere qualcosa in più.

Inter: c'è da migliorare

L'Inter rischia di concorrere per obiettivi più alti di quelli che non fossero prefissati in estate, ma c'è la consapevolezza espressa a chiare lettere dall'allenatore toscano che occorre migliorare. Soprattutto con le piccole bisogna acquisire una maggiore identità sul piano del gioco, conditio sine qua non per diventare una grande squadra.