A volte sembra di essere sulla scena di un film horror, talvolta sembra di vivere una vita in cui non siamo noi a muovere i fili del nostro destino, ma siamo marionette che recitano un copione e, nascosta in qualche angolo, c'è la macchina da presa che riprende e cattura ogni nostro momento, anche quello più intimo.

A volte si ha la sensazione che la sicurezza non è garantita neppure all'interno delle proprie mura domestiche in quanto, come spesso accade nei film horror e thriller, è proprio lì che si annidano i peggiori nemici, quelli che faranno più male, quelli che - dopo aver commesso gesti atroci - non potranno mai più tornare indietro.

Neanche desiderandolo.

Violenze all'ordine del giorno

La parola 'violenza' è ormai all'ordine del giorno, anche se la questione non è tanto il concetto di per sé, che oggigiorno fa sussultare al solo sentire bisbigliare simili lettere, quanto piuttosto il fatto che si tratta di una realtà tangibile, una realtà distorta, una realtà nuda e cruda che ha trasformato, sta trasformando e trasformerà ancora questo mondo, ormai piegato fino all'inverosimile.

D'altronde, ascoltare il telegiornale, essere informati vuol dire avere a che fare con un'ingente quantità di notizie concernenti - per l'appunto - casi di violenza, che siano di carattere maniacale o di altro tipo. Altri tipi di violenza che, tuttavia, non possono e non devono essere sottovalutati.

I motivi che spingono alla violenza

Prendiamo, ad esempio, in considerazione, il recente rinvenimento di un corpo decapitato e privo delle braccia nella pineta comunale di Caltagirone (Catania). Che cosa provoca una tale notizia? Quali conseguenze ha sugli individui che non concepiscono una tale follia omicida? E che influsso ha, al contrario, su quanti (probabilmente) soffrono di problemi psichici e mantengono reconditi pensieri che vanno oltre l'indicibile realtà?

Ammazzare un essere umano, ammazzare un proprio simile è un atto terrificante e che sfugge alla logica dei più; ma, decapitarlo e staccargli le braccia diventa un qualcosa di così mostruoso che le parole per descriverlo non sono sufficienti.

O, ancora, l'omicidio dei due bambini di 5 e 2 anni uccisi con una violenza inaudita dalla loro stessa mamma, una mamma che si ostina, ora, a rifiutare cure psichiatriche alle quali era già stata sottoposta in passato.

Si poteva evitare un dramma di dimensioni così catastrofiche? Possono essere evitati questi casi di violenza che rendono inabitabile questo mondo?

Ecco, allora, una delucidazione riguardante il vivere in questo mondo moderno dove omicidi, violenze, aggressioni e stupri danneggiano irrimediabilmente esseri innocenti: non è il mondo ad essere brutto, non è il mondo in quanto luogo ad essere inabitabile (tematica che potrebbe anche essere messa in relazione al mutamento climatico, provocato anch'esso dall'uomo) per i soggetti umani. Sono i soggetti umani - dimenticando (e, in qualche caso, persino ignorando) la parola di Dio, l'insegnamento e la sofferenza e la passione di Gesù Cristo, nonché i precetti di quello che fu il Romanticismo o l'epoca cavalleresca - a rendere brutto, crudele e inabitabile questo mondo, un mondo sempre più alla deriva.