Come andranno le prossime Elezioni politiche non lo sa ovviamente nessuno, ma le prospettive per l'Italia e per chi crede ancora nella politica come impegno forte e connesso a precisi criteri etici (a prescindere dal proprio concreto orientamento politico) non sono di certo buone, anche perchè non si davvero da che parte 'voltarsi'.

Un Centro-Sinistra in ordine sparso

Le 'fughe' a sinistra di ex appartenenti al PD sono sempre più consistenti e corpose, con big politici destinati indubbiamente ad attrarre a sé molti voti. Qualche nome? Piero Grasso innanzitutto, ma non solo.

Del resto l'esito negativo del referendum è ormai acqua passata, ma la consistente sconfitta alle Elezioni Regionali in Sicilia gettano ombre alquanto inquietanti sulla capacità di tenuta del Partito Democratico o, almeno, di quel che ne resta.

Difficilmente potranno poi essere di aiuto e di 'conforto' le disponibilità offerte da componenti di area ex democristiana, anche perché non risultano particolarmente supportati dall'elettorato.

Centro-destra, pentastellati e astensioniamo

I problemi non sono comunque presenti solo in casa PD, in quanto tutti i partiti, che ormai sono davvero tanti, troppi, dovranno fare i conti coi numeri. Peraltro quasi sicuramente il primo partito sarà di carattere trasversale e composto da tutti coloro che preferiranno starsene a casa e 'non perdere tempo' ai seggi.

Del resto il disamoramento per la politica è ormai un dato assodato, e rischia di diventare sempre più consistente. Del resto per quale motivo si dovrebbe avere fiducia in partiti che hanno finora combinato ben poco, anche quando sono stati al governo? Questo vale anche per i vari populisti che ora sbraitano con vigore (a volte anche giustificato) contro situazioni gravi di disagio sociale, di ordine pubblico, di difficoltà economiche.

Forse gli avvantaggiati da questa folata di populismo potrebbero essere i pentastellati, in quanto non hanno mai governato il nostro Paese, ma, a dire il vero, nei Comuni da loro amministrati non hanno dimostrato di essere poi così in grado di portare novità o altro, anzi....

Qualche possibilità di ripresa?

Ma allora? Che speranze ha l'Italia di risollevarsi?

Del resto promettere, come fa qualche ex premier, posti di lavoro e pensioni o assegni sociali, o cose simili a go go, con un deficit come quello nostrano non sembra molto credibile.

Pertanto sarebbe meglio seguire almeno qualcuna delle indicazioni che Papa Francesco, sulla scia del Magistero della Chiesa, propone di frequente, e cioè tornare alla politica con la P maiuscola, fatta di dedizione alla persona e al bene comune, alla società civile e ai singoli, alle necessità concrete, con un impegno serio e rigoroso, girando alla larga da discorsi troppo spesso vuoti o lontani dalla realtà.