Sempre più spesso, purtroppo, la cronaca riporta degli episodi che coinvolgono i docenti, nell'esercizio del loro servizio. La professione insegnante, purtroppo, sta diventando sempre più difficile non solamente per i grossi problemi ed ingiustizie dal punto di vista professionale, ma anche e soprattutto per il comportamento dei genitori che, sempre più spesso, si improvvisano 'giustizieri a difesa dei propri figli'.

Ultime news scuola, lunedì 21 novembre 2016: prof picchiato a sangue dai genitori di un alunno

L'ultima vicenda di cronaca è quella che riguarda l'Istituto Comprensivo 'Antonino Caponnetto' di Palermo, quartiere Tommaso Natale, dove un professore è stato selvaggiamente aggredito dai genitori di un suo alunno e da un'altra coppia.

La notizia è stata riportata da diversi quotidiani online, oltre che dall'edizione locale del giornale 'Repubblica'.

La vittima del pestaggio è un professore di 49 anni che insegna Scienza e Matematica e, naturalmente, la polizia sta indagando sulla dinamica dei fatti e sui motivi che hanno portato gli aggressori a sfogare la propria rabbia nei confronti del malcapitato.

Colpa di un provvedimento disciplinare: il docente ha denunciato gli aggressori

Sembra che il 'movente' dell'ira scatenata contro il povero insegnante sia dovuto ad un provvedimento disciplinare che il prof ha impartito al proprio studente, reo di chiacchierare con il proprio compagno di banco durante la lezione. Il docente ha deciso di mandarlo fuori dall'aula, come avviene spesso in casi come questo e, con tutta probabilità, il ragazzo ha riferito ai genitori quanto accaduto in classe.

L'aggressione è avvenuta venerdì scorso 18 novembre, prima che il professore entrasse nell'Istituto 'Caponnetto' e proprio all'indomani del fatidico rimprovero: evidentemente uno dei genitori ha deciso di 'farsi giustizia da solo', aiutato da altre due persone che la Polizia ha riconosciuto in due pregiudicati per rissa ed occupazione abusiva. Le indagini chiariranno eventuali altri aspetti legati alla selvaggia aggressione. La vittima ha dovuto ricorrere alle cure ospedaliere, con prognosi di guarigione in cinque giorni.