2 gennaio, Palermo – Un uomo ha sparato in piazza durante il concerto di Capodanno a Palermo, e la scena è stata ripresa dalle telecamere del Tgr della Rai. Gli investigatori hanno dichiarato che immediatamente sono state sequestrate le immagini ed avviate le ricerche per scoprire l’identità dell’uomo.

Mancata sicurezza a Palermo

Accesissime polemiche scoppiate sulla sicurezza a Palermo, dove la notte di Capodanno, durante il concerto organizzato in piazza Politeama, un uomo che indossava una giacca rossa ed un papillon, ha oltrepassato una zona non accessibile e successivamente ha sparato diversi colpi in aria, Successivamente dopo aver sparato i colpi, l’uomo ha acceso un petardo, indifferente della presenza dei passanti e degli agenti di polizia.

Tutta la scena per intero è stata ripresa dalle telecamere del Tgr della Rai, ma l’uomo, nonostante le registrazioni, non è stato ancora identificato. Gli investigatori hanno garantito che proseguiranno le indagini fino a quando non si scoprirà l’identità del colpevole.

“Stiamo indagando attentamente per individuare l’identità di colui che la notte di capodanno ha sparato alcuni colpi, ed abbiamo sequestrato le immagini” hanno spiegato gli investigatori. Tramite le foto che sono state postate sui vari siti internet e social network, si nota chiaramente l’uomo che fa esplodere alcuni colpi, tenendo il braccio sollevato in aria. Successivamente inserisce l’arma all’altezza della cintura, nascondendola sotto la giacca, e prende il cellulare.

Dopo aver inviato probabilmente un messaggio, riprende l’arma e spara un ennesimo colpo in aria, per poi imboccare, affiancato da altri uomini ed altre donne in tenuta elegante, via Turati, sita alle spalle del palco nella quale si stanno esibendo in quell’istante Morgan e Luca Carboni. Dalle immagini non si riesce a capire se si tratti di una vera e propria pistola, ma si nota chiaramente il mancato intervento da parte delle forze dell’ordine. In piazza non erano presenti metal detector, ma solo alcuni varchi utilizzati per regolare l’afflusso della gente, regolato dalle forze dell’ordine.