Si chiude con l’archiviazione della questione la querelle di polemiche che ha interessato la costituzione dell’Unione dei Comuni delle Madonie. La nascita del nuovo sodalizio dall’allargamento dell’Unione delle Petralaie e dell’Imera Salso è legittima.

A dipanare la matassa è stato il dipartimento delle autonomie locali della regione siciliana che, investito della questione da parte dell’ex sindaco di Castellana Sicula Pino Di Martino, ha scritto una nota, a firma del dirigente Filippo Gagliano e del funzionario Antonio Garofalo, che “non sussistendo, in primis, elementi che possano determinare un legittimo esercizio della competenza assessoriale … né tantomeno possa essere esercitata un’azione di caducazione dei provvedimenti che, sebbene approvati dal Sindaco di Castellana Sicula, vengono dallo stesso contestati”.

Il chiarimento del Servizio 3 “Coordinamento attività di vigilanza e controllo sugli Enti Locali Ufficio Ispettivo” del Dipartimento delle Autonomie Locali dell’Assessorato regionale Autonomie Locali e della Funzione Pubblica della Regione Sicilia è arrivato lo scorso fine luglio in seguito alla richiesta dell’ex sindaco del Comune di Castellana Sicula Pino Di Martino che aveva ipotizzato “irregolarità e violazioni di norme regolamentari” circa la costituzione della nuova “Unione dei Comuni delle Madonie” in violazione della l.r. 15/2015 art. 41.

In pratica l’ex sindaco sosteneva nella richiesta di verifiche inviata all’assessorato agli Enti Locali che la costituzione dell’Unione delle Madonie doveva essere considerata una nuova entità e per tale ragione non poteva essere riconosciuta.

Cosa diversa invece per i sindaci che hanno costituito la nuova Unione delle Madonie; per loro era da intendere un ampliamento di quella delle "Petralie e dell’Imera Salso” composta dai comuni di Petralia Soprana, Sottana, Blufi e Bompietro.

Il chiarimento arriva dagli uffici della Regione Sicilia e viene diramato dal sindaco di Petralia Soprana, presidente dell’Unione delle Madonie, Pietro Macaluso.

“Ci auguriamo – dichiara Macaluso – che ogni dubbio sia stato fugato in merito alla legittimità della costituzione di questa “Unione allargata” che è finalizzata all’attuazione della strategia di sviluppo elaborata dal territorio madonita nell’ambito della strategia nazionale aree interne (SNAI).

Alla luce di questi chiarimenti spero che i Comuni rimasti fuori per possibili titubanze possano entrare a fare parte della nuova Unione.”

Ecco la composizione dell'Unione delle Madonie

Il consiglio dell'Unione Delle Madonie si è insediato a fine maggio scorso ed, in atto, è guidato dal Presidente del Consiglio Pier Calogero D’Anna (Comune di Bompietro) e dal Vice Presidente e Maria Rita Cirrito (Comune di Collesano).

Dell’Unione dei Comuni delle Madonie fanno parte i comuni di Alimena, Aliminusa, Blufi, Bompietro, Caccamo, Castelbuono, Castellana Sicula, Collesano, Gangi, Gratteri, Isnello, Montemaggiore Belsito, Petralia Soprana, Petralia Sottana Pollina e San Mauro Castelverde.

A questa Unione si aggiungono, con specifiche convenzioni per la gestione associata di funzioni e dei servi, i comuni di Caltavuturo, Geraci Siculo, Polizzi Generosa, Scillato e Sclafani Bagni.