Silvio Berlusconi, dopo dieci giorni dalla sua condanna in Cassazione, torna all'attacco lanciando un ultimatum al governo delle larghe intese perchè venga abolita l'Imu sulla prima casa per tutti. "L'Imu sulla prima casa e sui terreni e fabbricati agricoli non si deve più pagare, dal 2013 e per tutti gli anni a venire", questo l'annuncio fatto dal senatore Berlusconi che ha voluto anche precisare come la cancellazione dell'Imu sulla prima casa fosse un impegno preso dal Pdl nell'ultima campagna elettorale e come debba essere alla base del governo delle larghe intese.

Della stessa idea del padrone e fondatore del Pdl sono anche tutti gli esponenti del partito che, ovviamente, fanno da megafono al loro leader, a cominciare dalla Carfagna per finire con Cicchitto, passando per la Di Girolamo, la Santanchè, Capezzone, Gasparri, ma soprattutto Brunetta, che da sempre lotta, agguerrito, perchè venga cancellata l'Imu sulla prima casa, o sulla prima delle cinque mega ville nel suo caso.

Molte le perplessità provenienti dall'altra parte del mondo politico e dalle associazioni sindacali. Dallo stesso governo, alcuni provano a mettere dei paletti, a cominciare dal viceministro all'Economia, Stefano Fassina, secondo cui, in assenza di risorse economiche, sarebbe più opportuno orientare quelle poche disponibilità verso i disoccupati e gli esodati, oltre a cercare di evitare l'aumento dell'Iva che andrebbe a colpire disoccupati e pensionati al minimo.

Anche Scelta Civica fa sapere, attraverso la voce di Linda Lanzillotta, vicepresidente al Senato, che la cancellazione totale dell'Imu soddisferebbe la propaganda elettorale del Pdl ma andrebbe a creare una profonda iniquità a vantaggio delle famiglie più abbienti e non di quelle che stanno soffrendo per via della crisi.

Non prevediamo il finale di questo tira e molla sull'Imu, ma di certo c'è che se Berlusconi e i suoi avranno la meglio, per il bene di questo Governo e non certamente per il bene dell'Italia, cittadini del calibro di Mauro Sentinelli, pensionato da 91.000 euro al mese, verrebbero esentati dal pagare l'Imu sulla loro prima casa. E se, come prevedibile, chi possiede le seconde case troverà il modo di intestarle a parenti in modo che diventino tutte prime case, allora alla fine le risorse per mancato introito dell'Imu dovranno ricercarsi, come già annunciato da alcuni, nell'aumento delle tasse comunali che ricadranno così anche su chi una casa non ce l'ha perchè titolare di affitto.

Insomma alla fine pagheranno sempre i soliti? A sentire Susanna Camusso, leader della Cgil, questa mattina nella sua intervista rilasciata a La Stampa, pare proprio di si. Secondo la Camusso "non si può togliere ai redditi bassi per dare ai ricchi", occorre invece fare delle scelte che indichino un cambiamento di rotta in Italia.