Sono giorni decisivi per il Governo in merito alla riforma Pensioni: attualmente sono tre le proposte presentate in Parlamento. Laprima, dettata da Cesare Damiano, prevede l'uscita anticipata a 62 anni e con40 anni di contributi, con una conseguente riduzione dell'assegno mensile. Taleproposta sembra avere il consenso daparte del ministro Giovannini.

Una seconda, presentata da Renata Polverini prevede laflessibilità del piano pensioni per permettere la risoluzione del problemaesodati. Mentre la terza proposta, dell'ex vice presidente della CommissioneLavoro alla Camera, Giuliano Cazzola, riguarderebbe gli assegni minimi e la riduzionedi 8-9 punti i versamenti previdenziali per i giovani neo-assunti.

"Si trattadi un progetto che ricalca i contenuti di una proposta di legge che hopresentato in Parlamento nella scorsa legislatura, assieme al senatore edex-ministro Tiziano Creu"- ha detto nei giorni scorsi Cazzola. Si è arrivati ormai agli sgoccioli: la questione dellepensioni, dovrebbe avere una svolta a partire dai prossimi giorni, nonostantele continue smentite dei media. Sono giorni importanti, quindi, anche perché martedì20 agosto verrà deciso il probabile inserimento del problema dei Quota 96 per ilcomparto scuola nel decreto D'Alia che verrà discusso il 23 agosto in Consigliodei Ministri.

La riforma che prenderà il via nei prossimi giorni, riguardaalmeno 8000 persone per i quali si aprirebbero nuovi scenari per una svoltaanche nel settore privato che vedrà notevoli cambiamenti e modifiche nel periodotra settembre-ottombre.

Da non dimenticare che il problema dei Quota 96,potrebbe essere rimosso in extremis dal decreto D'Alia, per le conseguenze chepotrebbero ripercuotersi su tutto il sistema previdenziale. A confermarlo, è il parere ufficiale della Ragioneria delloStato che avrebbe consigliato espressamente di rimandare la questione ad unariforma che comprende esclusivamente il sistema pensionistico italiano.

Il 23agosto, il Consiglio dei Ministri, potrebbe approvare anche il prepensionamentostatale e la mobilità per il personale in avanzo, anche se, tale norma potrebbeavere delle conseguenze per i privati, avendo un sistema di calcolo basato sulDecreto Damiano che dovrebbe riformare le pensioni.

A puntualizzare, anche Manuela Ghizzoni, esponente del Pd eattuale vicepresidente della VII Commissione Cultura, Scienze e Istruzione, cheafferma: "Il Governo Letta, è prossimo a emanare nuovi decreti come, il decretod'Alia sul pubblico impiego, quello sulla scuola, sui mutui e affitti".

Pertanto,il pensionamento dei Quota 96, non è ancora certo, seppure una soluzione erastata lanciata dalla FLC CGIL che ha chiesto che sia consentito l'accesso alpensionamento anche a tutti coloro che appartengono ad insegnamenti in eccessoche sono in possesso dei requisiti richiesti dalla spending rewiew.