Non solo legge di stabilità: oggi ci saranno due appuntamenti in Senato che andranno ad incidere in maniera forte sul futuro politico di Silvio Berlusconi. Prima la riunione dei capigruppo per capire i tempi e le modalità del voto per la decadenza dell'ex presidente del Consiglio da senatore: il tutto arriva dopo l'ultimo atto avvenuto ieri nella giunta per le autorizzazione che di fatto ha approvato la relazione del presidente Stefano. Ora va deciso se ci sarà voto palese o scrutinio segreto: nelle prossime ore si riunirà la giunta e durante la seduta odierno che vedrà presente il presidente del Senato Piero Grasso si andrà probabilmente allo scontro.

Era stato inizialmente in Movimento 5 Stelle a chiedere che in occasione del voto su Berlusconi ci fosse voto palese: ad appoggiare la proposta c'è Sel, mentre il PD ha fatto sapere di essere concorde con l'ipotesi che si possa votare in maniera palese ma senza andare a modificare il regolamento: Scelta Civica e, ovviamente, PDL sono contrari a questa ipotesi.

Le parole di Schifani vanno esattamente in questa direzione: "Sulla decadenza si è consumata una brutta pagina della nostra storia parlamentare: tempi abbreviati in maniera sospetta, tutto questo non può essere accettato.

Tiene banco in queste ore anche la questione legata all'indulto e all'amnistia che dovrebbero interessare o meno Silvio Berlusconi.

In questo scenario le parole di Quagliariello, secondo cui non può esserci un provvedimento di clemenza che interessi tutti tranne uno, hanno riacceso la discussione.

Le prossime ore saranno quelle decisive per capire quale sarà il futuro parlamentare di Silvio Berlusconi: per il Cavaliere si tratta di un periodo complicato visto le questioni che stanno interessando la forza politica da lui guidata e nella quale le conseguenze delle spaccature interne sono ancora ben visibili.