A concludere la settimana dei Sondaggi politici elettorali ci pensano tre istituti: Tecnè per SkyTg24, Ixè per Agorà e infine Swg. La divulgazione delle intenzioni di voto è del 18 ottobre 2013, ognuno ha poi una data relativa al sondaggio svolto che vi indicheremo per una maggiore trasparenza e per favorire la vostra valutazione.

Sondaggi politici elettorali ottobre 2013: Tecnè (17), Ixè (18), Swg (17)

  • PD * 28,8% - 28,4% - 27,9%

  • PDL/FI * 24,6% - 24,5% - 24,1%

  • M5S * 22,0% - 21,8% - 21,2%

  • Lega Nord * 4,5% - 4,0% - 5,5%

  • Scelta Civica * 4,4% - 4,5% - 4,0%

  • Sel * 3,8% - 4,3% - 4,4%

  • Fratelli d'Italia 2,8% - 2,2%

  • Udc 2,3% - X - 1,3%

  • Centrosinistra 33,2% - X - 33,1%

  • Centrodestra 33,0% - X - 34,8%
  • M5S 22,0%  - 21,8% - 21,2%
  • Centro 6,7% - 5,3%

Come tendenza generale di tutti e tre gli istituti, c'è un calo medio di oltre l'1% del Movimento 5 Stelle di Grillo, probabilmente sarà stato il fermento interno, l'inizio di una spaccatura, sta di fatto che questo è quello che rilevano un pò tutti.

Quello che salta all'occhio è il raggiungimento o addirittura il sorpasso all fine di una rapida rimonta del Centrodestra ai danni del Centrosinistra, forse la legge di stabilità seppur concordata dalle larghe intese, ha portato più sfiducia nel Presidente del Consiglio, dunque nella persona di Enrico Letta che rappresenta l'uomo del Partito Democratico. Berlusconi preso da sentenze, appelli e via discorrendo può sorridere, il Popolo della Libertà si è ripreso i voti virtuali persi e chissà che non possa dare uno scossone al Governo Letta.

Nei prossimi sondaggi elettorali, le dimissioni di Monti e quelle di Fassina potrebbero ulteriormente portare giù il Centro e il Centrosinistra a tutto vantaggio del Centrodestra, il quale però al suo interno presenta ancora delle spaccature pericolose.

Il Movimento 5 Stelle avrebbe dovuto approfittare, ma appare evidente che si attraversa un momento in cui i partiti maggiori compreso quello di Grillo, si stanno spaccando e non si capisce più quali possano essere le vere coalizioni.

Se poi si pensa che Casini, Mauro e gli 11 senatori che avrebbero boicottato Monti, potrebbero riforndare la Democrazia Cristiana avvicinandosi più a destra che a sinistra, allora il quadro generale politico si fa ancora più complesso.