Sono sondaggi elettorali che sconvolgono lo scenario politico dell'Italia quelli aggiornati ad oggi. Gli ultimi rilevamenti effettuati dai vari istituti mostrano dati discordanti con un unico denominatore comune: Forza Italia-PDL ha pagato pesantemente le incertezze e lo scossone degli ultimi giorni, facendo registrare un brusco calo nel gradimento dell'elettorato.

I dati raccolti da Ixè hanno preso in esame un campione casuale probabilistico stratificato, costituito da 1.000 soggetti maggiorenni (su 6.877 contatti complessivi), di età superiore ai 18 anni.

La domanda era la più generica possibile: 'Se si votasse ora, a quale partito darebbe il voto?'.

Le risposte hanno visto primeggiare il Partito Democratico, in grado di guadagnarsi il 28,5% delle preferenze. La vera sorpresa è rappresentata dal crollo del PDL e l'incredibile crescita del Movimento 5 Stelle: Forza Italia-PDL si ferma al 22,7% e viene superato dai pentastellati che giungono a quota 24,1% e divengono il secondo partito del Paese.

Netta anche la differenza tra centrosinistra e centrodestra, rispettivamente al 33,4% e al 30,2%, con le forze di centro ferma al 6,7% (UDC 2,1%, Scelta civica con Monti 4,6%). Secondo i sondaggi elettorali di Ixè, effettuati per il programma di RaiTre Agorà, il partito più rappresentato rimarrebbe quello degli indecisi/astenuti con una percentuale del 37,9.

Numeri piuttosto diversi quelli resi noti dal TG di LA7, il quale si serve dei Sondaggi politici dell'istituto Emg: se le rilevazioni per il PD vengono confermate (29,6%), diverse sono le quote che riguardano Forza Italia-PDL e M5S. Come detto è in ogni caso confermata la crisi del maggior partito del centrodestra italiano che perde lo 0,9%: la rottura del partito e le isterie di Berlusconi e Alfano hanno generato una perdita parziale dell'elettorato, ora fermo al 24,1%. 

Molto ridimensionato il gradimento relativo al Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, dato dall'istituto Emg al 19,5%, in calo dello 0,2%. 

Questi i dati relativi a tutti gli altri partiti: Sinistra Ecologia e Libertà (4,5%), Psi (0,9%) per il centrosinistra, Lega Nord (4,2%), Fratelli d'Italia (2,3%), La Destra (1,2%) per il centrodestra, Scelta Civica con Monti (5,3%), UdC (1,3%) per le forze di centro.

Sotto l'1% troviamo Italia dei Valori, Verdi, Fare per fermare il declino, Futuro e Libertà, mentre Rifondazione Comunista è all'1,1%.

Dal telegiornale del direttore Enrico Mentana emerge una crescita della fiducia nel premier Letta: la conferma arrivata la scorsa settimana con il voto del Parlamento sembra aver giovato al Capo del Governo, che vede incrementare il gradimento nel proprio operato.

Dal 34% della scorsa settimana, si passa al 36 relativo al 3-4 ottobre. 

Dato ancor più inquietante quello che riguarda i probabili astenuti: il 30,5% degli italiani non ha intenzione di votare alle prossime elezioni, con un trend in continua crescita. Appare evidente come questo sia la conferma dello scollamento in atto tra i cittadini e il mondo politico.