Gianfranco Fini, Presidente della Camera dei Deputati fino al 15 marzo 2013, stupisce tutti con il suo libro "Il Ventennio" pubblicato da Rizzoli ad ottobre 2013.

Sicuramente da lui non ce lo potevamo aspettare un colpo politico del genere, Fini cambia completamente idea sulla legge che porta il suo stesso cognome riguardante gli immigrati. Ormai l'Onorevole Gianfranco Fini ci aveva abituato a cambi politici e decisionali pieni di svolte improvvise come per esempio:

  • La totale negazione della sua militanza avvenuta nel MSI (Movimento Sociale Italiano) dal 1972 al 1995.
  • Ha festeggiato la "morte" di Alleanza Nazionale di cui faceva parte.
  • Fini ha maledetto la sua alleanza avvenuta con Silvio Berlusconi staccandosi totalmente dal PDL (Popolo Della Libertà) formando un suo partito politico Futuro e Libertà.

Come ultima spiaggia l'ex onorevole, non più eletto, cerca un po' di visibilità rinnegando la legge che regola le politiche migratorie e che porta proprio la sua firma.

Ora Fini si dichiara contrario alla legge che emanò con il supporto dei suoi stessi alleati di quel momento, Lega Nord e PDL. Nel libro sopracitato, vengono analizzati gli anni dal 1993 al 2013 con data di maggiore rilevanza il 22 aprile 2010, data che segnò l'inizi della scissione dal PDL. Fini rivede la Destra Italiana e tra le tante interviste ricevute volta le spalle anche al proprio lavoro tanto che arriva a disconoscere completamente la legge Bossi-Fini, legge che tutt'ora regola le politiche d'immigrazione in Italia e che la Sinistra ha ultimamente preso di mira visto il disastro svenuto a Lampedusa.

Gianfranco Fini durante l'intervista a Radio Capital attacca Roberto Maroni, ministro dell'Interno in quel periodo, dichiarando: "Quella legge va completamente rivista attualmente, se si vuole entrare legalmente in Italia bisogna avere un contratto di lavoro e se si perde il cittadino ha massimo 6 mesi per ritrovare un'occupazione altrimenti viene espulso dall'Italia. Con l'attuale crisi economica 6 mesi è un periodo troppo breve per poter ottenere un nuovo lavoro visto anche l'alto tasso di disoccupazione che ha toccato e superato la quota di 6 milioni."

Fini aggiunge anche: "Bisogna capire che si tratta di persone, uomini e donne che fuggono dai loro paesi per le guerre ed i problemi umanitari, richiedenti solo asilo."

Le parole di Fini anche se giuste, sono senza alcun precedente e sembrano di totale appoggio al Governo italiano ed alla Sinistra che vorrebbe trasformare l'Italia in una sorta di "trampolino europeo" a disposizione di tutti gli immigrati che giungono nel nostro Bel Paese con ingresso libero per accedere all'Unione Europea. Ovviamente tocca anche la Comunità Europea dicendo: "L'Europa dovrebbe svolgere un ruolo molto più centralizzato, e decidere che chi viene dal corno d'Africa oppure dalla Siria, per fare due dei tanti esempi disponibili, abbia diritto di accedere e chiedere asilo a tutti i 27 Stati Membri, ma purtroppo l'Europa è ancora latitante su questo punto."

Quali saranno le reazioni dei suoi colleghi viste le ultime dichiarazioni?