Nichi Vendola si scusa ufficialmente con il giornalista su Twitter: "L'unica cosa di cui mi vergogno davvero è di aver riso in quel modo di un giornalista che faceva il suo mestiere, a e cui chiedo scusa".

Resta comunque l'amaro in bocca per una vicenda che ha del grottesco e che, soprattutto, fa male al popolo italiano che continua a lottare, giorno dopo giorno, per andare avanti e non solo per la grave crisi economica: i vari scandali relativi alla "Terra dei fuochi" e quello dell'Ilva di Taranto rappresentano vere e proprie coltellate alla schiena.

Ciò che più fa riflettere è che lo stesso Nichi Vendola si era reso protagonista, nel recente passato, di dichiarazioni piuttosto forti nei confronti di alcuni esponenti politici, di cui aveva chiesto a gran voce le dimissioni. Ad esempio, solo pochi giorni fa, l'esponente del Sel aveva commentato duramente il caso relativo ad Anna Maria Cancellieri e a Giulia Ligresti, reclamando le dimissioni del Ministro della Giustizia: "Quelle telefonate ricostruite dalle cronache giornalistiche - aveva dichiarato Vendola - confermano un quadro di assoluta inopportunità" per cui bisognerebbe "rassegnare le dimissioni".

Per non parlare dei toni ancora più duri usati dal leader del Sel nei confronti di Silvio Berlusconi, commentando le intercettazioni telefoniche che riguardavano l'ex Presidente del Consiglio: Vendola aveva giudicato lo stile di quelle frasi come "insopportabile", "patetico", affermando, inoltre, che le barzellette e le risate dell'ex Premier "mettono tristezza".

Oltre alle scuse lecite al giornalista diffamato durante la telefonata con Girolamo Archinà in merito alla vicenda dell'Ilva, forse sarebbe il caso che Nichi Vendola chiedesse scusa a tutti gli italiani per la sua mancata coerenza, ampiamente dimostrata con le sue azioni e le sue dichiarazioni poco felici.