Al termine di una giornata infinita, fatta di conti e discussioni, è arrivato l'annuncio che era già nell'aria nelle ultime settimana: il 15 novembre 2013 è giornata storica per il centrodestra italiano che vede la scissione tra PdL e Forza Italia.


A comunicarlo è stato lo stesso Angelino Alfano: 'Abbiamo deciso di non aderire a Forza Italia. Abbiamo già pronti dei gruppi che prenderanno il nome di 'Nuovo Centrodestra'. Non avrei mai creduto di dover fare una comunicazione di questo tipo: questo non vuol dire che non manteniamo stima e sostegno al presidente Berlusconi e che in questi 20 anni non abbiamo condiviso il pensiero politico e la persona del Cavaliere. Le sue battaglie sulla giustizia resteranno primarie per noi. Ma questa Forza Italia non ci rappresenta'.


Alfano non nega il timore di attacchi mediatici molto forti: 'Sappiamo a cosa andiamo incontro, ma noi ci faremo forti con la nostra coscienza'. Anche Formigoni ha detto la sua su Twitter, spiegando che la scissione del PDL di fatto non c'è, perché il partito non esiste già più.

L'ultima trattativa con il confronto dei numeri è andata avanti per tutta la giornata senza risultati: le colombe hanno provato fino all'ultimo a ricucire la spaccatura, ma alla fine ha prevalso il desiderio di chi spingeva Silvio Berlusconi alla spaccatura. 

Chi lascia il PDL? 

Le colombe, non in linea dunque con il punto di vista estremista di Berlusconi vengono chiamate così richiamando l'atteggiamento pacifista e volto a trovare un accordo. I nomi più noti sono quelli di Fabrizio Cicchitto, Maurizio Lupi, Gianni Letta, Gaetano Quagliariello, Beatrice Lorenzi, Nunzia De Girolamo e ovviamente Angelino Alfano considerato leader di questo 'nuovo' movimento politico.

Chi resta con Berlusconi? 

I falchi sono invece coloro che difendono le posizioni di rottura messe in atto da Berlusconi, soprattutto per ciò che riguarda le questioni legati alla giustizia. Tra i nomi più famosi troviamo Sandro Bondi, Renato Brunetta, Mara Carfagna, Daniele Capezzone, Denis Verdini e Daniela Santanché.