E' prevista per domani, con inizio della votazione per le ore 19, la conclusione dell'iter relativo alla decadenza da senatore dell'onorevole Silvio Berlusconi.

Ricordiamo che la decadenza è dovuta alla condanna definitiva nel processo Mediaset, in cui il Cavaliere è stato condannato a 4 anni per frode fiscale e, in seguito ad un rinvio, a due anni di interdizione dai pubblici uffici.

Tale condanna ha comportato l'attivazione dell'iter di decadenza dal Senato della Repubblica in seguito alla legge Severino, che prevede che ogni parlamentare che sia definitivamente condannato in terzo grado debba abbandonare la propria carica, dopo un'apposita votazione.

La battaglia di Berlusconi dal giorno della condanna procede su due binari distinti ma paralleli: la revisione del processo (è di questi giorni l'annuncio dell'esistenza di 7 nuovi testimoni mediante i quali la difesa punta alla revisione) e l'inapplicabilità della legge Severino per mancanza dei requisiti di retroattività.

Se la votazione sulla decadenza appare chiaramente indirizzata verso una direzione nefasta per il fondatore di Forza Italia, nonostante l'appoggio della neonata formazione di Angelino Alfano fuoriuscito dalla casa comune del PdL, la richiesta di revisione potrebbe rimescolare le carte in tavola.

Ma all'orizzonte si profilano altre nere nubi processuali per Berlusconi, cui eventuali nuove condanne definitive potrebbero decretare la definitiva fuoruscita dall'agone politico tricolore.