Amnistia e indulto 2013,così Napolitano al Parlamento:"Il Parlamento abbia senso di responsabilitàsull'indulto"; il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ritornasul tema e soprattutto ribadisce la richiesta alle camere di intervenire sullaquestione, ricordando la scadenza di maggio 2014 fissata dalla decisione dellaCorte di Strasburgo di sanzionare l'Italia per la condizione dei carcerati nelnostro paese.

A margine di un convegno in senato su amnistia e indulto,non cade nella tentazione , il Presidente , di suggerire cosa il parlamentodebba fare, ma ribadisce che il Parlamento "dica che vuole fare anche unprovvedimento di indulto, o innanzitutto un provvedimento di indultoper ottemperare alla decisione della Corte di Strasburgo.

Oppure si prenda la responsabilitàdi considerarlo non necessario, sapendo che c'è una scadenza che è quella del maggio 2014" , queste le sue parole , seguite subito dalledichiarazioni del Guardasigilli Anna Maria Cancellieri che afferma di averepronto un pacchetto di misure su carceri,processo civile e penale, che prestoporterà in Consiglio dei Ministri echiede una convergenza politica tra tutte le forze in campo su amnistiae indulto.

Il Ministro di Grazia e Giustizia chiede unintervento di clemenza che serva da volano per poi far decollare la riformadella giustizia penale, ribadendo però che solo il Parlamento ha la competenzaistituzionale ad intervenire.

Le affermazioni di Napolitano e della Cancellieri seguonoquelle molto forti del giurista Zagrebelsky che, nell'esporre la sua relazione, ha ribadito che quella dell'indulto è la solastrada percorribile per soddisfare le raccomandazioni di Strasburgo,raccomandazioni che lui stesso non ha esitato a definire intimazioni diStrasburgo.

E allora ecco ancora le parole di Napolitano:"Il miomessaggio sulla condizione delle carceri indicava l'esigenza di misurestrutturali per evitare un ulteriore, nuovo sovraffollamento e anche lapossibilità di un indulto, seguito anche da un'amnistia"