Il presidente della Repubblica GiorgioNapolitano blocca il decreto legge "Salva Roma" e invia una lettera aipresidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini, e Pietro Grasso, e al premierEnrico Letta. La missiva firmata dal Capo dello Stato è un vero e propriorichiamo alla politica affinchè ci sia "massimo rigore" sui decreti legge a cuisi può fare ricorso, in base alla Costituzione, soltanto nei casi di "necessitàe urgenza".

Napolitano, prendendospunto dall'ultimo decreto legge, ribattezzato come il "Salva Roma", il cuiiter parlamentare per la conversione aveva portato all'aggiunta di dieciarticoli per complessivi novanta commi, si rivolge ai presidenti dei due ramidel Parlamento e dell'Esecutivo sollecitando "la necessità di verificare con ilmassimo rigore l'ammissibilità degli emendamenti ai ddl di conversione".

Il Capo dello Statoricorda i "numerosi richiami formulati nelle scorse legislature" e l'esigenzadi rispettare "i principi stabiliti dall'articolo 77 della Costituzione e dallalegge di attuazione costituzionale n. 400 del 1988". Napolitano ricorda chequesti principi "sono stati ribaditi da diverse sentenze della CorteCostituzionale" che ha osservato l'inopportunità in fase di conversionedell'inserimento di "norme eterogenee rispetto all'oggetto e alla finalita' deldecreto".

Napolitano, quindi,sottolinea l'illegittimità della prassi di inserire nei disegni di legge diconversione dei decreti alcune norme che nulla avevano a che vedere con iprovvedimenti di necessità e urgenza con cui erano stati varati i decreti.

"Lastessa Corte Costituzionale, de reato, - sottolinea ancora il presidente dellaRepubblica - fin dalla sentenza n.360 del 1996, ha posto come limite al divietodi reiterazione la individuazione di nuovi motivi di necessita' eurgenza". Infine un appello "nello spirito di collaborazioneistituzionale" a valutare "l'ammissibilità degli emendamenti". L'invito aBoldrini, Grasso e Letta riguarda anche una valutazione sui regolamentiparlamentari e sulle eventuali modifiche da apportarvi per rendere più speditol'iter legislativo.