Sovraffollamento carcerario, amnistia, indulto e riformadella giustizia: sono questi i temi caldi affrontati nel corso di un convegnosvoltosi presso Palazzo Giustiniani, al quale hanno preso parte il presidentedella Repubblica Giorgio Napolitano e i più alti vertici delle istituzioni.



"Quello del sovraffollamento carcerario è un problemadrammatico a cui deve essere data soluzione entro il prossimo maggio": queste leparole pronunciate dal ministro guardasigilli Annamaria Cancellieri a margine del convegnocon le quali la ministra si è impegnata formalmente a portare davanti alConsiglio dei ministri un pacchetto di proposte di riforma che avranno comeobiettivo principale e prioritario quello di individuare misure alternativealla detenzione, dando così soluzione al problema del sovraffollamento nellecarceri italiane.



Anche il presidente del Senato Piero Grasso ha preso parte alconvegno definendo nel corso del suo intervento come cancerogene le leggi invigore in quanto nella sostanza inefficaci sul piano della deterrenza: "essecreano nuovi reati e determinano altri condannati", ha affermato Grasso, chiedendo in manieradecisa una riforma amministrativa del sistema carcerario e l’istituzione di ungarante a difesa dei diritti dei detenuti.



In ordine al problema del sovraffollamento i numeri parlanochiaro: sono complessivamente circa 60 mila i detenuti nelle carceri italiane afronte della disponibilità di 40 mila posti letto.



Per il costituzionalista Gustavo Zagrebelsky l'unica via percorribile per ottemperare alle raccomandazioni che la Corte di Strasburgo ha rivolto all'Italia è rappresentata dall'indulto. Dello stesso avviso amche il presidente della Commissione straordinaria per i diritti umani del Senato Luigi Manconi, che ha definito come indispensabile l'adozione della misura dell'indulto, vista come l'unico strumento in grado di determinare la ormai indifferibile riduzione del numero dei carcerati, viatico questo per la successiva e fondamentale riforma strutturale del sistema carcerario.