Estremamente acceso il dibattito su Amnistia e indulto 2014: ieri sarebbe dovuta iniziare la discussione alla Camera, ma i lunghi tempi di approvazione del decreto Imu Bankitalia hanno fatto slittare tutto a data da destinarsi. Sul tavolo ci sono i dl Manconi e la discussione inerente al messaggio inviato ad ottobre da Giorgio Napolitano, che nell’occasione ha sollecitato il Parlamento a prendere una decisione in merito ad Amnistia e indulto.



La più grande novità riguarda però la proposta della senatrice Monica Cirinnà, esponente della commissione Giustizia di Palazzo madama, che vorrebbe presentare un emendamento finalizzato a concedere l’indulto alle detenute madri.

Ecco il quadro delle novità connesse ad Amnistia e indulto 2014.

Amnistia e indulto 2014, le novità: detenute madri fuori di galera

La proposta arriva dalla senatrice Monica Cirinnà, secondo la quale le attuali condizioni di detenzione risultano ‘non compatibili con il diritto costituzionale alla tutela della maternità’. Perché una simile proposta possa essere presentata sotto forma di emendamento, è però indispensabile, ha sottolineato la senatrice, che prima si valutino gli effetti sortiti dalla futura entrata in vigore dei dl connessi a custodia cautelare e decreto svuota carceri. Evidentemente tutto passa dal livello di consenso che si raggiungerà attorno ai provvedimenti di Amnistia e indulto; da questo punto di vista si registra al momento un certo immobilismo, con Pd, Sel, Ncd e Forza Italia sostanzialmente d’accordo e Lega Nord contraria.



Storicamente contrario anche il Segretario del Pd Matteo Renzi, nonostante buona parte del suo movimento abbia un idea diametralmente opposta, mentre per converso paiono assodati da tempo i ‘si’ di Napolitano, Cancellieri e Radicali.

Amnistia e indulto 2014, le novità: slitta la discussione alla Camera

Ieri sarebbe dovuta iniziare la discussione sul messaggio inviato alle Camere lo scorso ottobre dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ma i lunghi tempi di approvazione del decreto Imu Bankitalia hanno fatto slittare i tempi a data da destinarsi. Laconinco il commento espresso a riguardo da Rita Boldrini, segretario dei Radicali Italiani - ‘110 giorni dalle solenni parole del presidente della Repubblica erano troppo pochi per lorsignori’ - che ha scelto Twitter per esprimere tutto il proprio rammarico.



Entro maggio l’Italia è chiamata a presentare il pacchetto di riforme approvato per invertire la rotta, e solo Amnistia e indulto garantirebbero il raggiungimento di un risultato di tale portata: il ministro Cancellieri e il Presidente Napolitano hanno più volte sottolineato la necessità di imboccare questa via, ma al momento non ci sono risposte concrete. Sarà ad ogni modo il Parlamento a decidere, chiamato a stabilire non solo la fattibilità o meno dei due provvedimenti ma anche a delimitarne il campo d’azione.



Impossibile infatti fare di un’erba un fascio ed accostare tra loro reati generici e reati gravi, serve perciò una disciplina che introduca i dovuti distinguo. E serve adesso, perché Amnistia e indulto in questo 2014 non possono più attendere.