Sempre vivo ed estremamente acceso il dibattito su Amnistia e indulto 2014: tra oggi e domani inizierà finalmente la discussione in Senato sul messaggio inviato alla Camere lo scorso ottobre dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che esortò il Parlamento a prendere al più presto una decisione in merito ad Amnistia e Indulto 2014. Il punto è sempre lo stesso, senza i due provvedimenti l’Italia non riuscirà ad ottemperare a quanto sentenziato dalla Corte di Strasburgo in merito all’emergenza carceri.



La nostra nazione è al terzo posto in Europa in quanto a sovraffollamento carceri dietro solo Serbia e Grecia, un dato che deve far riflettere e molto.

Decreto svuota carceri e ddl Manconi su amnistia e indulto 2014 sono ancora al vaglio del Senato, e se da una parte i pareri favorevoli ai due provvedimenti continuano ad aumentare dall’altro appare irremovibile il no di Renzi.

Amnistia e indulto 2014: aumentano i pareri favorevoli, parte del Pd d’accordo ma Renzi dice no

Forza Italia, Nuova Centrodestra, Sel e buona parte del Pd (sovente spaccato negli ultimi tempi) sono favorevoli ai due provvedimenti di amnistia e indulto, mentre i no di Lega Nord e M5S continuano ad aleggiare insistentemente nelle dichiarazioni rilasciate sul tema dai rispettivi appartenenti. Il più ‘illustre’ no, come risaputo, è quello del segretario del Pd Matteo Renzi, che vede nei due provvedimenti un messaggio amorale che le istituzioni non si possono permettere di lanciare.





Da sempre favorevoli invece il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il ministro della giustizia Cancellieri, anche se ‘amnistia e indulto - ribadisce da sempre il ministro - vanno accompagnati da una riforma strutturale del comparto giustizia’. La stessa Cancellieri ha comunque più volte sottolineato come solo il Parlamento potrà prendere una decisione in merito ad Amnistia e indulto 2014.





Le implicazioni sociali connesse ai due provvedimenti sono elevatissime; quella del pietoso stato in cui vivono i detenuti di tutta Italia rappresenta certamente una delle più grandi piaghe del nostro tempo,  e sorprende come le istituzioni si stiano prendendo dei mesi per valutare e discutere riguardo due provvedimenti, amnistia e indulto, già abbondantemente adottati anche in passato.





A complicare il quadro lo sguardo severo dell’Europa, che ha promesso sanzioni pesantissime in caso l’Italia disattenda quanto gli è stato intimato di fare in tema di sovraffollamento carceri. Maggio 2014 è la deadline fissata per provvedere e il termine sta per scadere. L’Europa ci guarda e non possiamo sbagliare.