Si è svolto oggi alle 13.30 nel Palazzo di Montecitorio a Roma l'incontro "solidale" tra il Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini ed il ministro Ce'cile Kyenge. Quest'ultima ha infatti ricevuto un invito come segno di vicinanza di tutta la Camera dei Deputati visti i recenti attacchi ricevuti dal ministro per l'integrazione.

All'uscita dal pranzo proprio Laura Boldrini ha evidenziato come in l'Italia sia ad oggi inaccettabile ricevere degli attacchi per il colore della pelle e a maggior ragione se gli insulti razzisti provengono da persone che fanno parte della stessa istituzione.

La giornata è stata però caratterizzata anche dalla protesta dei parlamentari leghisti contrari a questo incontro. Il piccolo corteo, guidato da Massimo Bitonci, capogruppo della lega al Senato ha infatti sfruttato l'occasione per ribadire la contrarietà decreto svuota-carceri ed in particolare all'abolizione del reato di clandestinità.

I leghisti hanno sottolineato che il 67% dei reati compiuti al nord è stato compiuto da clandestini ed hanno manifestato la loro vicinanza a tutte le famiglie delle vittime esponendo uno striscione eloquente: "La clandestinità è un reato".

Massimo Bitonci ha inoltre nuovamente citato il ministro Kyenge accusandola di essere una persona incompetente e di non provare per lei alcuna solidarietà, vanificando così il tentativo di una riconciliazione proposto dal Presidente della Camera dei Deputati.