A dare la notizia clamorosa delle sue dimissioni, oggi, è stato lo stesso Gianni Cuperlo, presidente del Partito Democratico, accusando il segretario di partito, Matteo Renzi, di 'attacchi personali'.

Cuperlo ha reso noto la sua volontà di dimettersi, alla Camera, durante la riunione della minoranza di partito. Poi, ha volutamente scelto di rendere la sua decisione di dominio pubblico, e lo ha fatto in maniera trasparente, mediante lettera aperta postata sul social network più popolare del momento: Facebook.

Cuperlo si dimette dalla presidenza del Pd: lettera aperta su facebook

Sonopassate poche ore da quando, l'ormai ex-Presidente del Partito Democratico,Gianni Cuperlo, ha rese pubbliche le sue intenzioni di rassegnare le dimissionia Matteo Renzi, segretario di partito.

La lettera, che inizia con: 'Caro Segretario,...' è postata integralmente sullasua pagina personale di facebook, e ha già ricevuto in brevissimo tempo oltre 4.500 'mipiace'.

Sempre su facebook, Cuperlo, nella sua lettera aperta, accusa pubblicamente Renzi - 'Ancora ieri, e non per la prima volta, tu hai risposto a delle obiezioni politiche e di merito con un attacco di tipo personale...' - continua ancora nella sua missiva, Cuperlo, additando al suo ex-segretario di partito: 'Non mi dimetto neppure per una battuta scivolata via o il gusto gratuito di un'offesa. Mi dimetto perché voglio avere la libertà di dire sempre quello che penso.'

Cuperlo si dimette dalla presidenza del PD: le cause

La causa radice, da cui sono scaturite poi le dimissioni di Gianni Cuperlo, sono da ricercare nell'accesissima discussione di ieri, nella sede della direzione del Partito Democratico, dove era in discussione la Legge Elettorale.

Nocciolo della questione, l'approvazione del nuovo sistema elettorale 'Italicum', portato avanti da Matteo Renzi e superato con 111 voti favorevoli e 34 astensioni. Forte del risultato ottenuto, il segretario del PD non ha voluto sentire 'ragioni' da parte della sua minoranza, blindando l'iter della legge in Parlamento.

Drastico nelle conclusioni, Renzi, ha dichiarato, all'indirizzo del suo ex-Presidente, che le critiche, così come sono da fare, altresì sono da accettare.

Ha poi fatto sentire il suo rammarico per il fatto '...che ti sia sentito offeso a livello personale'.

Con questo comportamento, di fatto, Renzi ha dato il via alla scissione del suo partito. Cuperlo e la minoranza di sinistra del Partito Democratico non ci stanno. La scintilla ormai è scoccata e la battaglia fratricida, adesso, si profila in Parlamento, e c'è da scommetterci che sarà scontro aperto e senza esclusione di colpi.