"Non posso restare in un governo che non ha difeso la mia onorabilità": è con questo l'epilogo inaspettato del caso De Girolamo. L'annuncio delle dimissioni è affidato a una nota apparsa sul sito ufficiale e sul profilo Twitter del Ministro. La De Girolamo non risparmia, quindi, un attacco al Governo reo di non averla difesa dagli attacchi piovuti dalle varie forze politiche presenti in Parlamento. L'esponente di Nuovo Centrodestra parla della sua scelta come un "atto di dignità", che, come sottolineato dal ministro "vale più di tutto".

Alla De Girolamo, che al momento non è indagata, era stato contestato, nei giorni passati, una gestione poco trasparente della ASL beneventana, sulla scorta di quanto emerso dalle intercettazioni diffuse sui vari media.

Richieste di dimissioni erano pervenute da ampi settori del Partito Democratico e di Scelta Civica, mentre il Movimento 5 Stelle aveva formalizzato una mozione di sfiducia individuale, la cui discussione era stata calendarizzata per il 4 febbraio prossimo.

Ma le parole di Nunzia De Girolamo potrebbero aprire un caso non solo all'interno del Governo Letta ma anche in NCD: ricordiamo, infatti, che il Segretario del neonato partito e Ministro dell'Interno Angelino Alfano aveva abbandonato l'aula durante la risposta all'interpellanza da parte della sua collega di partito. Una scelta non affatto gradita dalla De Girolamo. Infatti già prima dell'annuncio si parlava di un clamoroso dietrofront della politica campana con un suo ritorno nella ricostituita Forza Italia, come paventato da Dennis Verdini. Un ritorno che, avallato dai vertici del partito, potrebbe, a dire di Verdini stesso, non essere l'unico.